Roma, 24 luglio – Ormai da qualche giorno i commentatori di mercato sostengono che la Roma abbia praticamente definito l’acquisto dell’egiziano Salah.
Per annunciarlo mancherebbe da definire solo i dettagli dell’accordo con il Chelsea, proprietario del cartellino. Ma ai giallorossi serve davvero, visto che in organico ha già cinque esterni di attacco come Gervinho, Iturbe, Ljajic, Iago Falque e Ibarbo?
Perché sì – Uno con la sua velocità, profondità e senso del gol si adatta a meraviglia con gli schemi di Garcia, che in fase offensiva punta molto sugli esterni. E poi in Italia, con la Fiorentina, ha già dimostrato di adattarsi alla grande, tanto che nei suoi primi mesi in viola fu devastante. Quanto al lato economico della vicenda va detto che il prestito a due milioni (con il riscatto fissato a 21, almeno stando a quanto si dice in sede di calciomercato) può consentire alla Roma di averlo per una stagione e valutare poi se riscattarlo o meno.
Perché no – I tanti esterni in attacco succitati (due dei quali andrebbero ceduti, nella fattispecie Gervinho e Ljajic) intasano i due ruoli ai quali si aggiungerebbe Salah, che però potrebbe giostrare anche da prima punta, adattandosi. E se poi le cessioni non vanno in porto Garcia che fa? Si ritrova con tanti giocatori dello stesso tipo e pochi dove servono (attaccante centrale e terzino sinistro, due priorità per la Roma). Non sarebbe, dunque, meglio investire questi soldi prima nei ruoli scoperti e poi, eventualmente, in quelli già strapieni?