Roma, 15 luglio – Diciamo la verità:il progetto del Napoli di Sarri ci piace e tifiamo un po’ per quest’ultimo, che dopo tanta gavetta è finalmente arrivato sulla panchina di una grande squadra. Il suo credo si racchiude in tre parole: umiltà, applicazione e divertimento. “Una squadra umile ha fame – dice Sarri – una che lavora con applicazione commette pochi errori e soprattutto una squadra che si diverte diverte anche chi la vede, gioca bene e alla lunga vince”.
Poi, ovviamente, se hai anche a disposizione un campione come Higuain tutto può essere più facile: “Preferisco che arrivi un giorno dopo e non un giorno prima, se questo servirà per averlo riposato, più sereno – ribadisce il tecnico – Ho detto che può dare ancora di più perché ho visto immagini di un giocatore troppo nervoso lo scorso anno. Ha avuto una stagione pesante a livello mentale e fisico. Per me è fondamentale che torni con la mente libera e riposata”.
Quindi il concetto torna sul divertimento: “Se il Pipita riuscisse a sorridere di più in campo, si divertirebbe di più e tornerebbe a fare la differenza. Chiaro poi che ho molta voglia di conoscerlo e di rendermi conto dell’uomo che ho davanti, perché il giocatore si conosce ed è straordinario”.
Il discorso si sposta poi sulla squadra che sta nascendo: “Quando si comincia a lavorare è tutto uguale in ogni club. Cambia chiaramente la qualità dei giocatori, che qui è altissima, e quello che si trova all’esterno. Non mi era mai capitato di trovarmi tanti tifosi agli allenamenti e così tanti giornalisti in una conferenza stampa. Poi non mi aspettavo questa disponibilità da giocatori di nome e con un passato importante. Mi stanno dando tutti tanto. Non mi sentirete mai parlare di mercato, mi stanno sui coglioni quegli allenatori che parlano solo di mercato, io devo pensare a lavorare. Qui ho 25 giocatori che per me al momento sono i migliori che ci sono in Italia. Per quello che mi riguarda vorrei soltanto che alla fine di questa avventura al Napoli la mia squadra avrà dimostrato di dare sempre il 101 per cento”.