Roma, 8 febbraio – Sul campionato piombano le provinciali, un termine che mai come in questo caso non vuole essere dispregiativo. Dopo l’impresa del Bologna, che ieri ha vinto in casa della Roma 3-2, arriva quella ancora più grande del Verona, che batte in rimonta la Juve in casa con il gol di Borini e il rigore di Pazzini. In precedenza C.Ronaldo aveva segnato il momentaneo 1-0 dei bianconeri andando in gol per la decima gara consecutiva. Onore e merito agli uomini di Mihajlovic e Juric, un serbo e un croato che sanno come far giocare le proprie squadre. Il tutto-pressing alto, i ritmi intensi, la qualità degli attaccanti, il gioco corale sono le prerogative delle loro formazioni, che salgono in classifica e ora sognano l’Europa League. Verona (34 punti, a 5 dalla Roma) e Bologna (33) sono le vere sorprese del campionato e sembrano aver preso la strada dell’Atalanta, la loro musa ispiratrice, che oggi ha vinto 2-1 (in rimonta) a Firenze con i gol di Zapata e Malinovski (in precedenza rete di Chiesa). I bergamaschi staccano così la Roma, che aspettano sabato sera nel proprio stadio in uno scontro diretto che potrebbe portarli a +6 sui giallorossi, che stanno vivendo una crisi senza fondo. Dopo la sosta di Natale hanno perso 4 partite su 6 (3 in casa, con Torino, Juventus e Bologna, 1 fuori, contro il Sassuolo), dimostrando di vivere un momento di involuzione. La Juve, dal canto suo, ha perso 3 delle ultime trasferte (a Roma con la Lazio, a Napoli e oggi) e domani Inter e Lazio proveranno ad approfittarne. Il primo nel derby con il Milan (20.45), la seconda a Parma (18.00). Se vincessero entrambe la Juve sarebbe affiancata dall’Inter e avrebbe la Lazio un punto sotto. Il campionato è più aperto che mai. Ma Sarri e i suoi devono porsi molte domande, così come Fonseca e tutta la Roma. Le c.d. provinciali corrono, ma le grandi stentano, proprio come il Torino, che ha cambiato allenatore ma ha continuato a perdere: 1-3 in casa con la Sampdoria.