Roma, 18 agosto 2023 – Con sempre più anticipo su quelle che erano le italiche abitudini tra domani e domenica riparte la Serie A.
Sono lontani i tempi in cui questi giorni di caldo agostano erano dedicati solo al calciomercato, la fiera dei sogni e delle vanità dei tifosi.
Ormai, anche alle nostre latitudini, il campionato riparte a metà agosto, come nel resto di quella Europa dalla quale prendiamo solo le cose negative e non quelle positive.
Senza tener conto del fatto che nei Paesi d’oltralpe fa un po’ più fresco che da noi.
Motivo per il quale tutte le partite delle prime tre giornate si giocheranno alle 18.30 o alle 20.45.
Solo alla ripresa del 17/18 settembre, dopo la sosta per la nazionale del 10, si tornerà a giocare anche alle 12.30 e alle 15.00.
Sempre nel rispetto di quello che ormai viene definito il “calcio spezzatino” per consentire alle televisioni di trasmettere tutte le gare in diretta.
D’altronde sono loro che finanziano il derelitto calcio italiano, che senza quei soldini dovrebbe chiudere i battenti.
In barba alle vecchie abitudini anche quest’anno il calendario sarà asimmetrico, cioè avremo un girone di ritorno diverso da quello di andata e non giocato con le stesse giornate e partite ma a campi invertiti come si era sempre fatto.
Sul campo sarà caccia al Napoli Campione d’Italia in carica e orfano del suo condottiero Spalletti, praticamente nuovo Ct della nazionale.
Come avevamo anticipato dopo le dimissioni a sorpresa di Mancini (https://www.attualita.it/notizie/atletica/sport-calcio/italia-da-mancini-a-spalletti-61435/).
Siamo convinti che gli azzurri ora di Garcia non ripeteranno la stagione passata e che per il quinto anno di seguito lo scudetto cambierà maglia.
Dopo la Juventus (che ne aveva vinti 9 di seguito), l’Inter, il Milan e il Napoli dove sarà cucito domenica 26 maggio, giorno della chiusura del campionato?
Il pronostico è difficile, perché il calciomercato è ancora aperto e tutte le squadre sono incomplete. A chi manca un difensore, a chi un attaccante, a chi un portiere e così via.
Dunque non ci azzardiamo a farlo, ma vi diciamo di fare attenzione a chi ha cambiato meno e può contare, dunque, su una continuità di progetto, come la Lazio ad esempio.
Quello che sta per cominciare sarà il 122mo massimo campionato di calcio italiano, il 92mo a girone unico.
L’Inter, che ha vinto 19 scudetti, va a caccia della seconda stella, come il Genoa, 9 scudetti e tornato in A quest’anno dopo una sola stagione in B, insegue sempre la prima.
Ma questo lo scriviamo solo ad onor di statistica, visto che il Genoa dovrà lottare per la salvezza come Frosinone, Cagliari, Empoli, Verona, Salernitana, Udinese, Lecce, Monza e Sassuolo.
Anche se quest’ultimo, da quando è salito per la prima volta nella sua storia in A nell’ormai lontano 2013 non è mai più retrocesso.
Diventando così l’unica squadra del campionato a poter vantarsi di non annoverare retrocessioni in B nel suo curriculum insieme all’Inter.
Il Genoa, però, ha l’orgoglio di essere rimasta l’unica rappresentante della Liguria dopo le retrocessioni dello Spezia e della Sampdoria.
La regione più rappresentata nella Serie A 2023-24 è la Lombardia con 4 squadre (alle 2 milanesi si aggiungono Atalanta e Monza).
Dietro di lei, grazie alla promozione del Frosinone che si è aggiunto alle due romane, c’è il Lazio con 3.
Buon campionato a tutti!