A San Siro, ieri sera 31.10.2020, l’Inter di Conte contro il Parma, ha riagguantato il pari 2-2 a due minuti oltre il Novantesimo.
Ci si aspettava che i media commentassero severamente il terzo pareggio nelle ultime quattro partite disputate da una squadra costata fior di quattrini.
Che qualcuno si domandasse come fosse possibile che una squadra che versa annualmente al netto al proprio allenatore Conte 12,5 milioni di euro fino al 2022, fosse quinta in classifica con una partita in più.
E che si fosse lasciata imporre il pari da una squadra, il Parma, il cui allenatore (dall’1 settembre), Fabio Liverani ha un contratto da 500.000 euro l’anno.
Come è possibile ignorare tutti questi temi riferendo soltanto su il rigore non concesso all’Inter per un fallo di Balogh sul neroazzrro Perisic?
E sul pessimo arbitraggio di Piccinini subentrato a Pairetto infortunato?
D’accordo , l’Inter non è il Parma; Milano è la capitale finanziaria del Paese e dell’editoria che conta. Ma non è offensivo, anche per il popolo interista, osservare ciò che è palese a tutti.?
E cioè che sia ufficiale che Antonio Conte riceva uno stipendio annuo netto pari alla somma totale di quelli di: Fonseca, Gasperini,S.Inzaghi, Mihailovic, Pioli e Pirlo.
Che non si stigmatizzi e si discuta sul ruolo di un allenatore che – senza Lukaku (spesa record) – lascia l’Inter offensiva sul lastrico.
E che dire della figura inesistente in campo del decantatato danese Erioksen?
Che l’Inter ingaggia il meglio che poi Conte non sa gestire. Provocando il distaccco dalla società di giocatori assolutamente preziosi, quali Candreva e Naniggolan, che farebbero la fortuna di chiunque?
Questo silenzio consenziente generale spaventa. La Pandemia ha messo la museruola a tutti.
Attualita.it ,però, ama andare controcorrente e documentatamente lascia al lettore la libertà di arrivare alle proprie deduzione presentando la classfica della Serie A accompagnata da quella dei guadagni degli allenatori.
CLASSIFICA DELLA SERIE A – 1 NOVEMBRE 2020
NB A stipendi alti mediamente corrispondono risultati più alti. A stipendi bassi risultati bassi. Tranne nel caso dell’ INTER dove è clamorosa la discrepanza nella correlazione fra spesa e rendimento.