Non c’è pausa per il campionato, alle prese con il suo primo turno infrasettimanale.
Roma, 22 settembre – Tra domani e giovedì andrà in scena il primo turno infrasettimanale (frazionato) del campionato.
Un’aberrazione del frentico calcio dei nostri giorni che poco piace ai tifosi e tanto alle televisioni, che tutto finanziano e comandano. Con buona pace dei muscoli degli atleti (che giocando troppo e allenandosi poco sono soggetti a molti infortuni) e del piacere degli sportivi, che ormai non riescono più a stare dietro a risultati e partite, finendo inevitabilmente con il lasciarne per strada qualcuna per impegni lavorativi o familiari.
La riduzione da 20 a 18 (o meglio ancora a 16) delle squadre del massimo campionato è urgentissima e serve per ridare tempi di gioco decenti alla Serie A, con conseguente maggior lustro allo spettacolo in campo (ormai si giocano partite inguardabili) e maggior tecnica dei calciatori, che la possono acquisire solo allenandosi di più e giocando e viaggiando di meno. Inevitabile, anche, il beneficio per la nazionale, che non a caso diventò campione del mondo divertendo tutti nel 1982, quando la Serie A era a 16 squadre e con molti, ma molti, meno stranieri in campo.
Il turno infrasettimanale inizierà domani sera con Empoli-Milan (20.45), proseguirà mercoledì con 8 partite tutte alle 20.45 (Cagliari-Torino, Fiorentina-Sassuolo, Inter-Atalanta, Juventus-Cesena, Napoli-Palermo, Parma-Roma, Sampdoria-Chievo, Verona-Genoa) e si concluderà giovedì con Lazio-Udinese (sempre alle 20.45).
Che vi piaccia o no così sarà e buon calcio a tutti.