Roma, 13 febbraio 2023 – Se analizziamo la classifica marcatori del campionato di Serie A, scopriamo che gli italiani non fanno più gol.
Il primo nostro connazionale in graduatoria, infatti, è il laziale Zaccagni, sesto insieme al romanista Dybala e al milanista Leao con 8 reti.
Prima di loro troviamo il napoletano-nigeriano Osimhen (17 gol), l’interista-argentino Lautaro e l’inglese-atalantino Lookman (12 a testa), il francese-angolano Nzola dello Spezia e il georgiano-napoletano Kvaratskhelia (9 ciascuno).
E Zaccagni non è neppure un attaccante, ma un centro campista offensivo!
Di attaccanti italiani, nei primi posti della classifica, neanche l’ombra.
Il primo di loro è un altro laziale, Immobile, con 7 gol. Poi dice che la nazionale soffre a fare i gol…
Come potrebbe essere diversamente se il campionato non produce più attaccanti nostrani tranne il solito e ormai attempato Immobile?
E non li produce anche perché le grandi tradizionali, davanti, si affidano tutte agli stranieri.
Il Napoli ai succitati Osimhen e Kvaratskhelia; l’Inter a Lukaku, Dzeko e Lautaro; il Milan a Giroud e Leao; la Roma ad Abraham e Dybala; la Juventus a Vlahovic e via andare.
Come deve fare il buon Mancini per scovare un nuovo, grande, attaccante italiano se lo stesso campionato non glie ne propone alcuno, a parte qualche giovane di belle speranze?
Non é un caso se manchiamo da due edizioni consecutive ai mondiali.
Perché a calcio vince chi non prende molti gol, é vero.
Ma anche chi ha tra le proprie file quelli che li segnano.
E l’Italia, da ormai molto tempo, non li ha più…