Serie A – Il Napoli da leggenda sfida Inter-Lazio

Roma, 29 aprile 2023 – Colpo di scena alla vigilia della disputa della 32esima giornata del Campionato di Serie A di calcio.

Quella che potrebbe assegnare definitivamente lo scudetto al Napoli – il terzo della sua storia – in anticipo di sei giornate sulla conclusione del torneo.

Su iniziativa del Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, intervento del Prefetto di Napoli, Claudio Palomba e la collaborazione della Lega Calcio, il derby campano fra Napoli e Salernitana è stato posticipato di 24 ore.

Così, la partita si disputerà domani, domenica 30 aprile alla ore 15, vale a dire dopo Inter-Lazio programmato a San Siro per le ore 12.30.

VINCE LA LINEA DE LAURENTIIS
Vince, dunque, la linea De Laurentiis, quella del buon senso e della non burocrazia. Quella che sta perseguendo la società partenopea e che la sta portando allo Scudetto record e che aveva suscitato tante perplessità.

Che senso avrebbe avuto difendere i protocolli a danno dell’interesse generale e cioè di poter festeggiare uno scudetto storico, in diretta, al sicuro in uno stadio controllato ed evitando così i rischi del caos ?

Un Presidente che si rispetti di un club calcistico importante, non deve soltanto occuparsi della compravendita dei giocatori, del marketing, degli introiti tv, deve intervenire in ogni possibile circostanza, anche quella dei festeggiamenti.

Anche nel sollecitare un incontro con il Prefetto di Napoli Claudio Palomba per trovare soluzioni adeguate ad ogni problema.

Anche poi, di convincere la Lega a modificare la programmazione delle partite diversa da quella convenuta ed ufficializzata.

Certo, cambiare le carte in tavola non è facile ma non si è fra i produttori cinematografici più importanti ed affermati nella storia, se non si è in grado di farsi ascoltare e di convincere il prossimo.

NAPOLI SENZA DEBITI NE’ DEFICIT
La magia di questo Napoli, che sempre di più appare il più strutturato club di calcio italiano di ogni tempo, non è nè l’allenatore Luciano Spalletti, né il D.S Cristiano Giuntoli, ma è il team messo su e governato dal suo presidente che in 19 anni di lavoro ha realizzato a Napoli una squadra ben organizzata ad ogni livello, soprattutto quello economico.

Dove le entrate escludono le parti straordinarie, come plusvalenze e partecipazioni ai campionati europei che sono la metà di quelle di Milan ed Inter ed un terzo addirittura di quelle della Juventus.

Il Napoli opera senza debiti, né deficit. I suoi meriti maggiori sono soprattutto quelli di natura gestionale dai quali derivano, poi, quelli sportivi.

NO AL CAOS
Chiara la sua posizione in merito alla questione festeggiamenti.

“Vogliamo evitare che il Napoli aggiunga caos al caos. Ritengo che eventuali festeggiamenti abbiano inizio e termine allo Stadio Maradona. Lo spostamento di un giorno ha coinvolto anche il ritiro prepartita nel solito albergo di Pozzuoli.
Problemi? Niente ritiro! I giocatori domani a casa!!!”

Sotto al Vesuvio, finalmente si può pensare a questa occasione che renderà il Napoli, in un certo senso, la squadra più forte della storia del calcio, al terzo alloro dopo 23 anni. Quella che ha chiuso i giochi con sei giornate di anticipo contro le 5 giornate di anticipo conseguite da altre 4 squadre: Juventus (2019) con 11 punti sul Napoli; Inter (2007) con 22 punti su Roma; Fiorentina (1956, girone a 18 squadre) con 41 punti sul Milan; Torino (1948) con 8 punti di vantaggio sul Milan.

Pubblico, squadre e spettatori dello Stadio Maradona, assisteranno alla partita conoscendo il risultato di Milano. Possono festeggiare in diretta la vittoria aritmetica dello scudetto nel caso di vittoria del Napoli e sconfitta della Lazio.

Oppure rimandare i festeggiamenti alla successiva giornata di campionato che vede il Napoli giocare ad Udine, match già anticipato dalla Lega a giovedì.