Serie A – Sofferenza Lazio, ma il Sassuolo si deve arrendere
Contro un Sassuolo mai domo, la Lazio riesce a trionfare per 3-2 con i soliti Candreva e Djordjevic sugli scudi.
Roma, 5 ottobre – La Lazio vince la sua seconda partita consecutiva e batte per 3-2 un Sassuolo coraggioso e mai domo. I biancocelesti vanno avanti con Mauri al 9′ e raddoppiano con Djordjevic, su perfetto assist di Candreva. Appena un minuto dopo, però, il Sassuolo riapre con Berardi, approfittando di uno svarione di Braafheid e Cana. La Lazio rimette la testa avanti con Candreva, a sua volta assistito da Djordjevic, ma l’espulsione di Cana ed il conseguente rigore realizzato da Berardi portano al 3-2 che farà soffrire i biancocelesti per tutta la ripresa.
ALTRI CAMPI:
EMPOLI – PALERMO 3-0; PARMA – GENOA 1-2; SAMPDORIA – ATALANTA 1-0;
UDINESE – CESENA 1-1
PAGELLE LAZIO:
Marchetti: 6,5 – Incolpevole sul gol del 2-1 di Berardi, trema in occasione del palo di Zaza. Sfiora il rigore di Berardi, ma la potenza di calcio del talento italiano è troppa per poter fare qualcosa sul 3-2; nel finale trova un fantastico riflesso su Longhi, togliendo dalla porta il suo colpo di testa da due passi.
Cavanda: 7 – Positivo, sia nella spinta sia nell’attenzione in fase difensiva, dove concede molto poco a Taider nell’uno contro uno.
de Vrij: 7 – Continua l’ambientamento di de Vrij al calcio della Serie A, e pare continuare per il verso davvero giusto. Preciso sui palloni alti, attento in fase di pressing ed elegante quando porta la palla. Decisivo, nel finale, quando intercetta un contropiede del Sassuolo che portava avanti tre uomini contro due soli difensori laziali. Il rimorso immenso, per i tifosi della Lazio, sarà vedere de Vrij senza Gentiletti al suo fianco fino a marzo: l’impressione era che Tare avesse messo su una coppia perfettamente complementare.
Cana: 5 – Non è Gentiletti, non è un vero difensore centrale, non è adeguato a coprire attaccanti veloci; insistere a schierare Cana come difensore centrale è un harakiri continuo che i tecnici laziali non smettono di commettere. Sul primo gol lascia scorrere il pallone, prende un giallo tutto sommato evitabile e si fa espellere, con un po’ di ingenuità, procurando su Berardi il rigore che riapre la partita.
Braafheid: 5,5 – In difficoltà sugli attacchi di Berardi, è almeno co-responsabile del gol del 2-1 con Cana, lasciando troppo spazio al giovane attaccante del Sassuolo in occasione dell’inserimento che riapre la partita. In fase di spinta prova a sfondare, ma è, in generale, meno positivo del solito.
Parolo: 6,5 – In un centrocampo a due, a supporto dei tre trequartisti biancocelesti, gli ottimi tempi di inserimento di Parolo non possono che essere limitati. Parolo, però, regala un’ottima intensità e dimostra di bilanciarsi in maniera ottimale, con la sua buona tecnica, alla grossa concretezza di Onazi. Sfiora un gol bellissimo, nella ripresa, con un destro da lontano che Consigli gli toglie dalla porta con un mezzo miracolo.
Onazi: 7 – Grandissima condizione fisica e solita interpretazione molto concreta della partita. In questo 4-2-3-1 rappresenta sicuramente l’uomo migliore per il compito di interdizione necessario vicino a Parolo.
Candreva: 7 – Un gol ed un assist dovrebbero già parlare da soli, ma va sottolineata ancora la continuità di gioco e la presenza continua del nazionale italiano nella costruzione del gioco biancoceleste. Decisivo nel procurare, con un suo inserimento, il rosso a Peluso. Esce per Anderson, nel tripudio di applausi e cori dei supporters biancocelesti.
dal 77′ Felipe Anderson: 6 – Entra per far rifiatare un immenso Candreva, ma non riesce quasi mai ad essere parte viva della partita, anche perché da lì in poi la Lazio è ampiamente in fase di copertura.
Mauri: 6 – Torna nel suo classico ruolo di trequartista, come all’inizio contro il Palermo, e realizza dopo meno di dieci minuti il gol dell’1-0 con un girata precisa. Poi sembra sempre meno presente nel gioco biancoceleste, fino ad uscire per far spazio a Ciani dopo l’espulsione di Cana.
dal 51′ Ciani: 6,5 – Ci mette il fisico, lotta e riesce a contenere in modo più che discreto le folate offensive di Zaza e Berardi.
Lulic: 6,5 – Presenza continua, spaventosa quasi, sia in fase offensiva che difensiva. Sfiora addirittura il gol con un gran tiro da fuori nel finale: è un gregario, ma nemmeno troppo, assolutamente imprescindibile negli equilibri della Lazio.
Djordjevic: 7 – Preciso nelle sponde, bravo a sovrastare Cannavaro ed a realizzare, di fisico e di prepotenza, il gol del 2-1 da centravanti vero. Proprio come quello di cui la Lazio ha bisogno. Bravo, in occasione del 3-1, ad offrire il tocco decisivo per l’arrivo di Candreva, oltre all’assist che porta al rosso di Peluso.
dall’85’ Klose: s.v.
All. Stefano Pioli: 7 – La Lazio vince ancora e si sbarazza di un avversario coraggioso, trascinato da un autentico fenomeno come Domenico Berardi. Gli automatismi di squadra sembrano sempre più convincenti, ed il ritorno al 4-2-3-1 sembra in grado di far girare la squadra meglio del 4-3-3, in attesa del rientro di Biglia.