Per ironia della sorte, la “mano” che ha determinato il sorteggio, è stata proprio quella di Francesco Totti, premiato dall’Uefa col premio alla carriera, coadiuvato da Andriy Shevchenko in rappresentanza dell’Ucraina che ospiterà la finalissima del 26 maggio 2018 a Kiev.
Le altre italiane hanno avuto una miglior sorte perchè la Juventus, assegnata al girone D, ha preso il Barcellona, l’Olympiacos e lo Sporting Lisbona, mentre il Napoli, assegnato al girone F, ha avuto il Manchester City, lo Shakhtar ed il Feyenoord.
Possiamo dire che la costante di Juve e Napoli è l’avere una sola squadra allo stesso livello, Barcellona e Manchester City, mentre le altre non destano eccessive preoccupazioni; diverso il discorso della Roma che si ritrova con Chelsea ed Atletico Madrid che hanno più assuefazione ai grandi palcoscenici e due allenatori, Conte e Simeone, dalla grande preparazione tecnica e dalle forti motivazioni.
Al di là dell’aspetto tecnico la partecipazione in Champions costituisce un vero e proprio “Eldorado” dal punto di vista economico se pensate che chi arriva in fondo si prende intorno ai 57 milioni di euro più i ricavi da market-pool. È chiaro che non tutti possono ambire alla finale ma già l’accesso agli ottavi/quarti è produttivo di forti guadagni oltre ad una visibilità internazionale che può portare ad altre risorse.
Domani, quando commenteremo i gironi d’Europa League con Atalanta, Lazio e Milan, verificheremo anche il calendario specialmente per la Roma che dovrà affrontare la scomoda trasferta in Azerbaigian.