Serie A. Spalletti… e quattro!
La Roma conquista la quarta vittoria consecutiva in casa del Carpi e sale momentaneamente al terzo posto. Torna al gol anche Dzeko.
Roma, 12 febbraio – La cura Spalletti funziona e porta altri tre punti alla Roma, che vince a Modena contro il Carpi e sale momentaneamente al terzo posto in attesa di Fiorentina-Inter di domani sera. Male che le vada prenderà tre punti ad una delle due. Con il pari ne conquisterebbe due su entrambe e forse è questo il risultato che i giallorossi si augurano.
Dopo un primo tempo brutto, nel quale il Carpi reclama un rigore, che non c’era, per un’ancata di Manolas a Mancosu (ammonito per simulazione, ingiustamente, il contrasto era di gioco) e la Roma prende la traversa con Salah (il migliore in campo), la gara si accende nella ripresa. All’11’ Digne porta in vantaggio i romani con un gran sinistro da fuori (al Carpi aveva segnato anche all’andata), il Carpi pareggia al 16’ con il solito Lasagna (ma è clamoroso l’errore di Rudiger in marcatura su Mbakoku, che gli sfugge e fa l’assist per il compagno) e la Roma torna in vantaggio al 39’ con Dzeko. Sì, proprio lui, che non andava in rete da un’eternità e che è stato esaltato dal ritorno di Spalletti all’amato 4-2-3-1, con Salah, Perotti ed El Shaarawy (sostituito ad inizio ripresa dal decisivo Pjanic) alle sue spalle. Eccezionale la giocata di Salah che manda in rete il bosniaco e, in pratica, regala la vittoria alla Roma, che un minuto dopo triplica le proprie reti proprio con Salah, lesto a ribadire in rete la corta respinta di Belec su Nainggolan, ben smarcato da Dzeko.
Nel finale, però, si fanno male lo stesso Salah e Manolas. Noie muscolari che mettono in dubbio la loro presenza mercoledì sera in Champions, all’Olimpico contro il Real Madrid.
Intanto Spalletti si gode i tre punti e il quarto successo di seguito, che ha riportato la Roma in alto regalandole la tranquillità e i sorrisi che aveva perso con Garcia. Per ora i meriti del toscano di ritorno sono indubbi. Con lui la Roma ha conquistato 13 punti su 18 in 6 partite ed è diventata una squadra che sa come deve stare in campo e che è anche capace di cambiare più moduli di gioco nella stessa gara.