Il Cile batte 2-0 la Spagna e la elimina subito dal Mondiale. Tutto deciso nel gruppo B tranne il primo posto, che i cileni si giocheranno contro l’Olanda nello scontro diretto di lunedì.
GRUPPO B – Estadio Maracanà, Rio de Janeiro – Ore 21.00 CET
SPAGNA-CILE 0-2
SPAGNA (4-2-3-1): Casillas; Azpilicueta, Ramos, Javi Martinez, Jordi Alba; Xabi Alonso (1’st Koke), Busquets; Pedro (31’st Cazorla), Iniesta, Silva; Diego Costa (19’st Torres). Ct Del Bosque
CILE (3-4-1-2): Bravo; Medel, F.Silva, Jara; Isla, Diaz, Aranguiz (19’st Gutierrez), Mena; Vidal; Sanchez, Vargas. Ct Sampaoli
Arbitro: Geiger
Reti: 20’pt Vargas, 43’pt Aranguiz
Rio de Janeiro, 18 giugno – Clamoroso al Maracanà: il Cile batte 2-0 la Spagna e la elimina dal Mondiale. Finora non era mai successo che i campioni in carica perdessero le prime due partite del torneo successivo venendo subito rispediti a casa. Peggio di così gli spagnoli non potevano proprio fare e la sconfitta di ieri, che segue quella per 5-1 subita contro l’Olanda, provocherà un ricambio generazionale che scriverà la parola fine sul grande ciclo delle Furie Rosse, campioni di tutto degli ultimi quattro anni.
Per Del Bosque e i suoi, Brasile 2014 è stato umiliante e la sconfitta che hanno subito ieri ha anche deciso tutto nel gruppo B, con Olanda e Cile che sono già agli ottavi e Spagna e Australia già eliminate. Da definire solo il primo posto, che olandesi e cileni si giocheranno nello scontro diretto di lunedì 23. Una cosa non da poco, visto che l’incrocio di questo gruppo è con quello del Brasile e chi arriva primo, probabilmente, evita proprio lo scontro diretto con i gialloverdi padroni di casa.
Sempre lunedì si disputerà anche l’ormai inutile Spagna-Australia e alzi la mano chi, alla vigilia del Mondiale, avrebbe detto che le cose sarebbero andate così. I gol della prima, storica, vittoria del Cile contro la Spagna sono stati firmati da Vargas al 20’ del primo tempo e da Aranguiz al 43’. Il primo è arrivato al termine di un’azione corale meravigliosa. Il secondo è stato una puntata intelligente del miglior giocatore in campo, lesto a ribadire in rete la pessima respinta di Casillas sulla punizione di Sanchez. Per quanto visto in campo la vittoria del Cile è stata assolutamente meritata. I suoi hanno corso molto di più e più intelligentemente degli spagnoli, apparsi svuotati e spenti, fuori condizione atletica e anche tatticamente inferiori alla nazionale molto ben guidata dal Ct argentino Sampaoli.
Stavolta le furie vestite di rosso sono state quelle cilene, non le iberiche, al tramonto. Tutto nello stesso giorno in cui Re Juan Carlos ha abdicato a favore del figlio Felipe.
Evidentemente mercoledì 18 giugno 2014 era il giorno giusto per la fine dei due regni spagnoli: quello politico e quello sportivo.