Un’ottima Australia costringe l’Olanda ad una sofferta rimonta e capitola solo per una papera del portiere Ryan. Gli orange ora sono primi nel gruppo B a punteggio pieno.
GRUPPO B – Estadio Beira Rio, Porto Alegre
AUSTRALIA-OLANDA
AUSTRALIA (4-5-1): Ryan; McGowan, Wilkinson, Spiranovic, Davidson; Leckie, McKay, Jedinak, Oar (31’st Taggart), Bresciano (6’st Bozanic); Cahill (24’st Halloran). Ct Postecoglou.
OLANDA (5-3-2): Cillessen; Jaanmat, Vlaar, De Vrij, Martins Indi (48’pt Depay), Blind; De Jong, De Guzman (33’st Wjnaldum), Sneijder; Van Persie (42’t Lens), Robben. Ct Van Gaal.
Arbitro: Haimoudi (Algeria)
Reti: 20’pt Robben, 21’pt Cahill, 9’st Jedinak rig., 13’st Van Persie, 23’st Depay
L’Australia-Olanda che non ti aspetti.
Finisce 2-3 per gli orange e finora è stata una delle più belle partite del Mondiale, anche perché i canguri hanno sputato l’anima sul campo per evitare la seconda sconfitta consecutiva dopo quella con il Cile.
Al gol di Robben (che si porta a spasso mezza Australia) rispondono immediatamente con Cahill (la sua è una rete bellissima), poi passano addirittura in vantaggio con un rigore di Jedinak concesso con molta generosità per mano di Jaanmat, ma il sogno dura appena quattro minuti. Lo spazio temporale per consentire a Van Persie di inventarsi un gol dei suoi e di rimettere subito il punteggio in parità. Poco prima, però, erano stati gli australiani a sfiorare il vantaggio con Leckie, che appoggia di petto a Cillessen da due passi; poco dopo il 2-2, invece, subiscono il terzo gol degli olandesi ad opera di Depay, entrato nel recupero del primo tempo al posto dell’infortunato Martins Indi. Un tiro dai venticinque metri sul quale il portiere australiano Ryan appare nettamente in ritardo, anche se il pallone ha un bellissimo effetto ad uscire. Poi il punteggio non cambia più e l’Olanda vola in testa al girone a punteggio pieno e con la qualificazione praticamente in tasca.
Al di là della troppa e inattesa sofferenza contro l’Australia è stato un ottimo inizio per gli orange, anche se forse è improprio continuare a chiamarli così, visto che nelle prime due partite hanno giocato sempre con il completo blu. Molto elegante e anche bello, ma non quello del colore per il quale sono famosi nel mondo.