Mondiali Brasile 2014: passo falso del Brasile con il Messico

Un bel Messico e le grandi parate del suo portiere Ochoa fermano il Brasile sullo 0-0.

Gruppo A – Esatdio Castelao, Fortaleza
BRASILE – MESSICO 0-0
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, T.Silva, David Luiz, Marcelo; Paulinho, Luiz Gustavo; Ramires (1’st Bernard), Oscar (38’st William), Neymar; Fred (23’st Jo). Ct Scolari

MESSICO (5-3-2): Ochoa; Aguilar, Rodriguez, Marquez, Moreno, Layun; Herrera (31’st Fabian), Vazquez, Guardado; Peralta (29’st Hernandez), Dos Santos (39’st Jimenez). Ct Herrera
ARBITRO Cakir (Turchia)

Per vincere il “suo” Mondiale,  il Brasile di Scolari dovrò rivedere molte cose del suo modo di stare in campo e cominciare a giocare da squadra, evitando di confidare troppo (come ha fatto finora) nella classe dei suoi solisti.

Questo ha detto la partita che ha pareggiato per 0-0 contro il Messico a Fortaleza, dove i centro-americani hanno chiuso ogni varco ai padroni di casa giocando in maniera ordinata e compatta. Anzi, nel finale hanno tirato fuori la testa dal guscio per cercare una vittoria che sarebbe stata clamorosa.

Un aggettivo che, però, possiamo usare anche per il pareggio, sul quale ha messo sicuramente la firma il portiere messicano Ochoa con almeno tre parate strepitose, di cui due su Neymar nel primo tempo e una su Thiago Silva all’86’. Ma anche Julio Cesar si è dovuto superare in due occasioni sulle pericolose e ripetute conclusioni dalla distanza dei messicani e dunque, alla fine della fiera, il pari va considerato giusto. Anche perché il Messico ha fatto la partita che doveva fare: umile, compatta, decisa (forse anche troppo, visti i tanti falli commessi) e piena di pressing a tutto campo. Il Brasile, invece, non ha dimostrato di avere un gran gioco offensivo corale.

Ma dopo questo 0-0 è comunque primo nel girone grazie alla differenza reti (ai punti è alla pari con i messicani, 4 a testa) e Camerun-Croazia di domani notte (l’inizio è fissato per le 24.00),  potrà guardare con ottimismo alla qualificazione.

Per la cronaca anche a Fortaleza si è giocato con 35 gradi e l’80% di umidità. Non proprio condizioni ideali per disputare un incontro di calcio. Ma, come ha detto De Rossi in conferenza stampa a chi gli chiedeva del caldo e della salute dei giocatori, l’impressione è che si tratti di due concetti che non interessano a nessuno “perché tanto contano i soldi”.

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