I nigeriani di Keshi non riescono a superare la difesa iraniana: la qualificazione nel Gruppo F è davvero una chimera per le due cenerentole
Gruppo F – Arena da Baixada, Curitiba – Ore 21:00 CET
IRAN – NIGERIA: 0-0
IRAN (4-3-2-1) :Haghighi; Hosseini, Sadeghi, Montazeri, Pooladi; Heydari (89′ Masoud), Nekounam, Teymourian; Dejagah (78′ Alireza), Haji Safi; Ghoochanneijhad. CT Queiroz
NIGERIA (4-3-3) :Enyeama; Ambrose, Oshaniwa, Oboabona (29′ Yobo), Omeruo; Onazi, Ramon Azeez (69′ Odemwingie), Obi Mikel; Moses (52′ Ameobi), Emenike, Musa. CT Keshi
Curitiba, 16 giugno – Dopo l’ottima partenza dell’Argentina contro l’ostica Bosnia di Pjianic, il Gruppo F presenta l’incontro tra le due cenerentole Iran e Nigeria. Valori tecnici sicuramente non trascendentali, quelli presenti all’Arena da Baixada, ma il tecnico Queiroz riesce comunque a presentare, nella coppia di ali che circondano la punta Ghoochanneijhad, il bomber Dejagah, tedesco naturalizzato iraniano che ha giocato l’ultima Premier League con la maglia del Fulham; dall’altra parte, la Nigeria conta sul portiere-bomber Eneyama, autore del record di imbattibilità nel campionato francese con la maglia del Lille, e su ottimi giocatori come il laziale Onazi, Obi Mikel ed il bomber del Fenerbahçe Emenike. Le due formazioni, schierate con un 4-3-2-1 speculare, giocano questa prima partita consapevoli di avere davanti già un autentico spareggio : impensabile, infatti, un risultato positivo di Iran o Nigeria contro l’Argentina di Messi, con la stessa Bosnia vista ieri sera a rappresentare un avversario di livello probabilmente superiore.
L’avvio è tutto di marca africana: dopo sette minuti un’indecisione del portiere Haghighi porta al vantaggio nigeriano, che però viene annullato per una carica di Obi Mikel; appena un minuto dopo è Onazi a sfiorare il vantaggio con un inserimento da centrocampo. La Nigeria tenta qualcosa in più, ma l’Iran regge e si rende addirittura pericolosissimo al 33′, quando Enyeama deve opporsi con un autentico miracolo ad una zuccata di Ghoochanneijhad. Il finale di tempo non vede il risultato variare, con gli africani più propositivi ma con la solida difesa impostata dal ct Queiroz che regge senza troppi affanni.
Nella ripresa lo spartito non cambia: la Nigeria continua a pressare, lasciando i soliti spazi ad un Iran estremamente preciso in fase difensiva ma poco lucido nelle occasioni in contropiede. Un paio di occasioni nigeriane su calcio piazzato spaventano Haghighi, ma fino al novantesimo non succede davvero nulla in grado di smuovere un pareggio che diventa via via più noioso e privo di emozioni. Al fischio finale un punto a testa sembra accontentare tutti, ma se Nigeria ed Iran sono queste all’orizzonte si vedono solo nubi..
Per il programma, vedi “Mondiali Brasile 2014. Calendario, tabellone, gironi, sedi e fusi orari“