Il Brasile corre per farsi trovare pronto all’inaugurazione dei Mondiali, ma le vie delle sue città sono ancora scosse da disordini e manifestazioni.
“Toda joia, toda beleza”, ma mica tanto, visto che a tre settimane dal via del Mondiale il Brasile è sempre alle prese con le manifestazioni di protesta dei lavoratori senzatetto che stanno paralizzando le vie di molte città.
Tra queste San Paolo, la capitale economica della nazione che sta vivendo una giornata di pesanti disagi. Proprio lì si giocherà la gara inaugurale della Coppa del Mondo Brasile-Croazia.
Secondo la polizia locale sono almeno cinquemila i partecipanti al corteo, terzo atto della campagna dal titolo “Coppa del popolo, sto per strada di nuovo” che contesta le spese pubbliche sostenute nell’ambito dell’organizzazione del Mondiale.
I manifestanti invocano il miglioramento delle politiche abitative e denunciano le speculazioni immobiliari che secondo loro sono in corso nelle megalopoli brasiliane.
Cortei a favore del diritto alla casa si sono svolti anche a Belo Horizonte, un’altra delle dodici città sede del torneo iridato e a Rio de Janeiro, dove è invece giunto al secondo giorno consecutivo lo sciopero della polizia civile e al decimo quello dei professori delle scuole statali e municipali.
A Recife, nei giorni scorsi, l’astensione dal lavoro della polizia aveva provocato ruberie e disordini per sedare i quali il governo centrale aveva dovuto far scendere in strada l’esercito.
Si preannuncia un Mondiale tutt’altro che tranquillo.