Calcio. Il fattore Stadium decisivo nel gap fra la Juventus e le due romane
Roma, 2 febbraio 2017 – L’ultimo turno di campionato ha ristabilito i rapporti di forza fra la Juventus e le sue più immediate inseguitrici. Nel cammino trionfale della Vecchia Signora ha un ruolo fondamentale il ruolino di marcia allo Stadium, dove la squadra torinese vincere da 27 partite consecutive. Non è un caso che dal 2011, anno dell’inaugurazione dello stadio di proprietà, la Juventus ha vinto ininterrottamente 5 scudetti e si appresta a festeggiare il sesto. Il gap tracciato dallo Juventus Stadium non è soltanto sportivo ma anche economico. I bianconeri hanno una solidità finanziaria unica fra le società italiane dovuta anche e soprattutto allo sfruttamento dello stadio di proprietà sette giorni su sette. Fra le società italiane di vertice è stata soprattutto la Roma dell’americano James Pallotta a cercare di seguire il modello Juventus. La proprietà americana, fin dal giorno dell’insediamento (2011) ha presentato un progetto per dotare la Roma di uno stadio di proprietà, che dovrebbe sorgere secondo i piani giallorossi nell’aerea dell’ippodromo di Tor Di Valle. Il condizionale è d’obbligo, visto che è notizia proprio di questi giorni la bocciatura arrivata da parte dell’ Assessore all’Urbanistica di Roma Paolo Berdini al progetto della società di Pallotta. I problemi sono inerenti all’eccessiva cubatura delle strutture di contorno allo stadio che rappresentano l’86% del totale e a un rischio idrogeologico, visto che la struttura dovrebbe sorgere in un ansa del Tevere. In tutto ciò spicca il silenzio del Presidente della Lazio Lotito che, nonostante dichiarò più di dieci anni fa di voler costruire uno stadio per i biancocelesti, non ha mai dato seguito a i suoi proclami. Piange il cuore ai tifosi biancocelesti però, quando vedono in che stato di decadenza è ridotto lo stadio Flaminio nel cuore della città. In questo caso basterebbe poco sia da parte del comune sia da parte del patron biancoceleste per regalare uno stadio alla Lazio e nel tempo stesso riqualificare quello che è un patrimonio della città di Roma, che il lassismo del comunale sta portando alla distruzione.