Serie A. pagelle della Serie A 2015-16

Roma, 17 maggio – Ecco le pagelle di “attualita.it” delle 20 squadre della Serie A 2015-16 (in rigoroso ordine di classifica):

 

Juventus 9 – Quando vinci così tante gare rasenti la perfezione, che non ottiene solo per la brutta partenza, anche se poi è diventata l’unica squadra della storia capace di vincere lo scudetto dopo aver perso le prime due partite del campionato).

Napoli 8 – Trascinato dalle 36 reti di Higuain è arrivato secondo. Merito anche di Sarri, certo, ma resta il dubbio: senza la strepitosa stagione dell’argentino cosa avrebbe fatto?

Roma 7 – Meriterebbe 9 con Spalletti e 5 con Garcia. La media che ne esce è questa. Ottima in attacco, un po’ meno in difesa, dove ha ballato troppo con entrambi gli allenatori. È il classico studente che poteva fare di più.

Inter 6 – Ma solo perché è arrivata quarta, piazzamento deludente rispetto alle aspettative di inizio torneo, quando vinceva sempre 1-0 e faceva sognare lo scudetto ai suoi tifosi. Percorso in calando.

Fiorentina 6,5 – Mezzo voto in più dell’Inter perché nessuno si aspettava che P.Sousa potesse fare così bene al suo primo anno in Italia. La Viola, invece, è sbocciata subito, anche se poi è appassita in primavera.

Sassuolo 8 – Con l’organico a disposizione Di Francesco ha fatto il miracolo. Sesto posto e tante soddisfazioni nei confronti delle grandi. Bravi tutti. Da lui a Squinzi, dai giocatori allo staff medico e tecnico. È la bella provincia italiana che sale alla ribalta.

Milan 4 – Partito per suonare è stato abbondantemente suonato. Mercato sballato, allenatore sbagliato prima (Mihajlovic) e dopo (Brocchi), dirigenza e presidente confusi nelle scelte gestionali. Giocatori inguardabili e senza carattere. Insomma, una stagione da buttare e cancellare.

Lazio 5 – Tanti infortuni, Pioli incerto nelle scelte, la solita società sparagnina che non fa mai il passo più lungo della gamba e un rendimento di squadra mediocre. Molti giocatori in regresso rispetto all’anno scorso, altri che non hanno mantenuto le promesse. Un pochino meglio con Inzaghi. Ma proprio un pochino.

Chievo ed Empoli 7 – Le accomuniamo perché vicine in classifica e protagoniste di una salvezza anticipata che per entrambe vale lo scudetto. Bravi Maran e Giampaolo, allenatori seri e preparati.

Genoa, Torino, Atalanta e Bologna 6 – Tutte sufficienti. Le prime due potevano fare di più, ma gli infortuni hanno penalizzato i rossoblu e l’altalena di rendimento i granata. Le altre si sono salvate e nel Bologna ha grandi meriti Donadoni, spesso troppo sottovalutato.

Sampdoria 5 – Non meno solo per la salvezza acquisita. Altrimenti sarebbe stato 4. Malino con Zenga, peggio con Montella, che non capiamo come possa aver accettato la panchina di una squadra mediocre rischiando di bruciarsi. Alla fine gli è andata bene. Ma per poco.

Palermo e Udinese 5 – Salve con patema. I rosanero per le bizzarrie del patron Zamparini, i friulani per la pessima stagione dei giovani e le incertezze dei vecchi in organico.

Carpi e Frosinone 6 – Gli diamo la sufficienza perché, pur nettamente inferiori alle altre per organico e appeal, hanno lottato senza risparmiarsi fino alla fine, dimostrando professionalità, coerenza e abnegazione. Brava la società ciociara a tenere sempre Stellone sul ponte di comando, un po’ meno quella emiliana, che se non avesse fatto a meno di Castori (poi richiamato) per poche gare forse si sarebbe salvata. Con lui la squadra ha giocato un gran girone di ritorno.

Verona 5 – Una stagione nata male e finita peggio.  

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