Tiri Mancini

Le false argomentazioni e le vere motivazioni

Roma, 29 agosto 2023 – Il comportamento di Roberto Mancini non ci è piaciuto.

Non tanto perché ha lasciato la nazionale in un momento importante, a qualificazioni in corso.

Non tanto perché lo ha fatto facendo capire di essersi dimesso per chissà quali motivazioni nascoste, quando invece era solo questione di andare a guadagnare tanti soldi in più.

Ma per quelle parole (in Italia mi hanno trattato come il mostro di Firenze) che proprio non doveva usare.

Ma come, Mancio? Ma che dici? Ma chi ti ha trattato cosi?

Se si fa un’accusa del genere sarebbe bene fare anche i nomi e i cognomi degli accusati.

Non sparare nel mucchio genericamente, cosi.

Per noi è stata un’espressione usata “ad minchiam”, come avrebbe detto il compianto professor Scoglio.

Il famoso allenatore deceduto in diretta tv anni fa proprio mentre parlava del suo Genoa.

Uno che quando le diceva andava diretto verso colui con il quale ce l’aveva.

Senza usare parole a vanvera, come ha fatto Mancini.

Che avrebbe anche potuto dire lascio perché vado a guadagnare molto di più.

La verità, che sarebbe stata apprezzata.

Perché alla fine quello è il motivo delle sue dimissioni da Ct.

Anche se noi, come scrivemmo tempo fa, restiamo convinti che tutta questa manfrina abbia le sue radici nel mese di giugno.

Quando Spalletti si dimise da allenatore del Napoli dopo aver vinto lo scudetto per prendersi quell’anno sabbatico nella sua Certaldo.

Guarda caso non distante dal centro tecnico federale di Coverciano, sede di allenamento della nazionale.

Che ora guiderà con onore e amor patrio …

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