Calcio. La “Totteide”
Il caso-Totti tiene banco in casa giallorossa. Ma la società che fa?
Roma, 21 febbraio- La rotonda vittoria della Roma è arrivata al termine di una giornata giallorossa tutta incentrata sul caso-Totti, del quale ormai sapete tutto e sul quale ci siamo riservati di scrivere solo stasera, dopo la partita e con tutti i commenti della giornata (pro o contro il capitano o Spalletti) nelle orecchie.
Allo stadio striscioni per Totti (presente in tribuna e prima della gara negli spogliatoi a parlare con i compagni, bravo) e fischi (ingenerosi per quanto sta facendo) per Spalletti all’annuncio delle formazioni.
Per noi, a loro modo, hanno ragione entrambi, dunque chi è mancata veramente nella vicenda è la società, che già dopo l’intervista di Totti alla Rai doveva subito convocare allenatore e capitano in camera caritatis e dire ad entrambi di chiarirsi ed evitare polemiche nocive per la Roma. Una pace (o tregua) ufficiale imposta dall’alto per mettere una pietra sopra alle polemiche.
Come fa la Juve da sempre, tanto per intenderci, che le polemiche le previene addirittura.
A Roma, invece, finora, la società è parsa più assente che presente, anche in questa vicenda, nella quale il dg Baldissoni si è limitato a dire: “Ha scelto Spalletti”. Ma per piacere…
Il tecnico è così importante per la squadra attuale come Totti lo è per la storia della Roma, che non può prescindere né dall’uno, né dall’altro.
Dunque è la Roma, nelle azioni dei suoi dirigenti, che deve intervenire per farli convivere e chiarire. Non lavarsene le mani lasciando la palla al tecnico. A meno che non sia d’accordo con questo per levarsi di torno Totti…
E a pensare male, come diceva un grande romanista come Giulio Andreotti, si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
Certo, se così fosse, addio al contratto da dirigente già pronto per la leggenda giallorossa quando vorrà smettere di giocare e nuovi scenari all’orizzonte per lui e per la Roma.
Ma questa ipotesi sarebbe davvero troppo brutta per essere vera e Totti, per tutto quello che ha dato e fatto per questa società, non se la meriterebbe davvero.
Come non se la meriterebbero i tifosi, che lo adorano giustamente e del parere dei quali la Roma non deve mai dimenticarsi di tenere conto, come invece ha fatto troppo in questi ultimi anni.