Vulcanico come suo solito, il Presidente della Lazio parla della finale della Coppa del Mondo ed introduce un interessante risvolto politico durante un’intervista su La7
Roma, 11 luglio – Che Claudio Lotito fosse un personaggio un po’ fuori dagli schemi si era capito da tempo: dalla lite apparentemente insanabile con la Curva Nord alle frasi in latino con cui spesso condisce le sue interviste in tv, passando per un modo di gestire il mercato biancoceleste perennemente in bilico tra il criticabile e l’incredibilmente efficace, il Presidente della Lazio ha spesso sorpreso nel corso della sua ormai quasi decennale esperienza nel mondo del calcio.
Per tutta questa serie di motivi e non solo, quindi, non possono stupire le dichiarazioni che ha rilasciato durante un’intervista del programma Omnibus di La7: Lotito dapprima ha sottolineato come la Lazio si debba vantare di un piccolo “derby” nella finale della Coppa del Mondo, vedendosi rappresentata dal tedesco Klose e dall’argentino Biglia (sottolineando quindi il buon operato della società in sede di mercato, ergo il suo personalissimo buon operato). Il vulcanico Presidente biancoceleste ha poi dissipato ogni eventuale voce su una sua presunta fede giallorossa, descrivendosi come “laziale da sempre” per motivi di coerenza, prima di paventare una propria possibile candidatura come sindaco di Roma.
Descrivendosi come una personalità equilibrata ed imparziale, Lotito ha lanciato attraverso la tv quella che è forse la sua prima mossa per traguardi ben più ambiziosi della presidenza di un club di calcio: resta da misurare la reazione della piazza romana, calda come poche altre volte nella storia, e soprattutto la possibilità di una battuta fine a se stessa da parte del Presidente.
Con Lotito, chi lo conosce lo sa, mai dire mai.