Catania, 4 maggio – Al Cibali (ora denominato Angelo Massimino) arriva una Roma già appagata dalla buona stagione effettuata, ma anche rassegnata sull’esito finale del campionato e sulla relativa assegnazione dello scudetto. Domani, alla Juve, anche in caso di vittoria dei giallorossi, basterà conquistare un punto contro l’Atalanta. La Roma di Garcia però, arriva a Catania con la stessa fame di vittorie che non ha mollato un attimo i giallorossi in tutto il corso della stagione. Assenze importanti da una parte e dall’altra. Nel Catania, quasi rassegnato alla retrocessione, in panchina Lodi e Plasil mentre nei giallorossi, oltre allo squalificato Nainggolan e gli infortunati Balzaretti, Strootman, in panchina si accomodano Benatia e Gervinho, per quest’ultimo finalmente un po’ di riposo dopo una stagione particolarmente stressante dal punto di vista fisico.
La partita inizia con una grande intensità. Da una parte il Catania gioca con spensieratezza in quanto già quasi rassegnato alla retrocessione, ma questo gli consente di effettuare delle buone giocate. La Roma gioca, invece, come sempre, con forti motivazioni. Le occasioni da goal non sono molte, ma la mole di gioco di entrambe le squadre è notevole. Al 25° la prima occasione è per il Catania che con Bergessio impensierisce De Sanctis che cattura la palla con grande agilità. Un minuto dopo, al 26°, attraverso una ripartenza fulminante, il Catania passa in vantaggio con Izco che finalizza una azione veramente travolgente. La difesa della Roma viene trafitta con molta facilità tra l’incredulità dello stesso Garcia. I giallorossi sembrano frastornati, ma forse la perdita totale delle possibilità di agganciare la Juventus, a livello psicologico provoca reazioni negative sulla concentrazione. Al 34° il Catania raddoppia ancora con Izco che sfugge malamente a Dodò che molla incredibilmente la marcatura. I siciliani cominciano a credere di nuovo nella salvezza che a questo punto potrebbe essere ancora possibile. Ma la partita è pirotecnica e al 37° Totti, servito splendidamente da Florenzi al centro dell’area, mette in rete con un comodo piattone destro al volo. Un minuto dopo, mister Garcia sostituisce Taddei con Gervinho per avere più incisività in attacco. Il mister transalpino però inciampa in una caduta di stile proprio su Taddei che esce dal campo a testa bassa. Chi ha giocato al calcio sa che uscire prima della fine del primo tempo è abbastanza frustrante e umiliante, solitamente se un giocatore non ha fatto bene nel primo tempo si sostituisce o direttamente all’inizio della ripresa o qualche minuto dopo proprio per non provocare reazioni emotive negative.
Nel secondo tempo la Roma inizia ancora peggio che nel primo. I giallorossi sembrano pigri e senza voglia. Tanto è vero che al 56° il Catania va ancora il goal! E’ Bergessio che, dopo una ribattuta di De Sanctis, mette in rete facilmente. Il Catania sembra indiavolato e dimostra di credere ancora nella salvezza che dopo questo risultato sembra ancora a portata di mano. Mister Garcia prova ancora a sostituire giocatori che sembrano avere le gambe molli: Bastos per Ljajic e Benatia per Castan. La partita si fa nervosa perché la Roma non ci sta a soccombere. Il direttore di gara comincia a comminare ammonizioni per mettere un po’ d’ordine. Ma la partita è ormai andata e la Roma consegna lo scudetto nelle mani della Juventus già da oggi, al 79° arriva addirittura la quarta rete per il Catania che con Barrientos oltre a vincere la partita, umilia inequivocabilmente i giallorossi. Mister Garcia non crede ai suoi occhi e appare molto contrariato. Il punteggio non cambia più fino alla fine. Dopo il triplice fischio di Banti il Catania ora ci crede!
Quella scesa al Cibali non è stata sicuramente la Roma vista durante il corso della stagione. Una Roma irriconoscibile e senza nessuna voglia di giocare. Pigra e indolente come da tanto non eravamo abituati a vedere. Certo, un atteggiamento meno concentrato poteva pure starci viste le ormai spente possibilità di raggiungere la Juve, ma un abbandono totale e generalizzato di tali dimensioni, nessuno se lo sarebbe aspettato. La Roma butta via anche il record della miglior difesa che con i quattro goal presi oggi sarà difficile da raggiungere. E’ chiaro che per i tifosi rimane una stagione indimenticabile, ma con il rammarico di non aver vinto nulla. Forse, una grande prestazione contro la Juventus domenica prossima, potrebbe rappresentare per loro l’unica, ma magra, consolazione.