Gli ungheresi di Roma e Lazio
Una bella mostra dell’Accademia Nazionale d’Ungheria ci riporta indietro nel tempo, alla scoperta dei magiari protagonisti nelle due squadre della Capitale.
Roma, 15 settembre 2017 – Il calcio danubiano imperava in Europa negli anni ’30 e i suoi principali interpreti erano i giocatori ungheresi, che non a caso arrivarono anche dalle nostre parti. Dove poi, una volta attaccati gli scarpini al chiodo, furono anche allenatori vincenti.
Per celebrarli è stata allestita una bella mostra presso l’Accademia Nazionale d’Ungheria di Via Giulia 1, intitolata “I pupilli magiari di Roma. Giocatori ungheresi nelle squadre capitoline”.
In essa si ripercorrono le gesta di tutti quegli atleti o mister ungheresi che hanno militato o allenato la Roma e la Lazio. E parlando della formazione giallorossa è bene ricordare che l’allenatore del primo scudetto (vinto nel 1941-42), Alfred Schaffer, era proprio ungherese, visto che Bratislava, la città in cui venne alla luce, a quel tempo era considerata tale, mentre oggi è la Capitale della Slovacchia. E pensare che su molti almanacchi e libri di calcio è considerato austriaco (in omaggio all’Impero Austro-Ungarico) o addirittura apolide! A svelarci il mistero è Gabor Andreides, uno dei curatori della mostra (l’altro è Gyorgy Szasz), che ci ha magnificamente fatto gli onori di casa al piano nobile di Palazzo Falconieri, sede della stessa Accademia Nazionale d’Ungheria, che proprio quest’anno celebra i suoi primi 90 anni di vita. Esattamente come la Roma, fondata anch’essa nel 1927. La mostra ricostruisce le tappe più importanti della storia dei rapporti italo-ungheresi nel campo dello sport e, in particolare, del calcio, seguendo le tracce dei calciatori magiari che sono diventati protagonisti a Roma.
Ad organizzarla sono stati Istituto Balassi, Accademia d’Ungheria a Roma, Ambasciata di Ungheria presso il Quirinale (simpatico l’intervento dell’ambasciatore in occasione dell’inaugurazione della mostra), Museo Ungherese per le Olimpiadi e lo Sport, Lega Ungherese del Calcio, Fondazione Internazionale Dr. Ferenc Keméery, Società Polisportiva Ferencvaros, Società Polisportiva MTK Hungaria e Società Polisportiva Ujpest.
La mostra, con ingresso gratuito, resterà aperta fino all’8 ottobre p.v.