Roma, 4 gennaio 2017 – Tra sabato 7 e domenica 8 gennaio si chiuderà il girone di andata del campionato. Un bel girone di andata, secondo noi, soprattutto perché ha messo in mostra tantissimi giovani talenti italiani, come non accadeva da ormai molti anni. Il portiere del Milan Donnarumma (lanciato l’anno scorso da Mihajlovic) è ormai una realtà e per molti è l’erede designato di Buffon.
I difensori Rugani (Juventus), Caldara (Atalanta) e Barreca (Torino) sono delle certezze, con il primo che ha spesso sostituito a turno Barzagli, Bonucci e Chiellini senza farli rimpiangere; il secondo che è diventato titolare dell’Atalanta alla 7ma giornata e non è uscito più e il terzo che si sta proponendo alla grande come terzino sinistro di eccezionale impatto sulla partita. Per non parlare di Romagnoli, ormai da due stagioni pilastro della difesa del Milan e di Calabria, fermo ai box per infortunio ma ormai quasi pronto al rientro.
I centrocampisti Locatelli (Milan), Bernardeschi (Fiorentina), Pellegrini (Sassuolo),
Gagliardini (Atalanta) e Politano (Sassuolo) sono destinati alla nazionale in pianta stabile.
E’ la bella gioventù italiana che avanza, alla faccia delle troppe mezze calzette straniere che sono arrivate nel nostro campionato nelle ultime stagioni e di chi, come l’ex Direttore Sportivo della Roma Walter Sabatini, sosteneva che: “I giovani calciatori italiani sono un disastro. Ditemi quali sono quelli forti”.
Il campo lo sta clamorosamente smentendo, mentre sta dando ragione a quelle società come il Milan che hanno fatto di necessità (leggi ragioni di bilancio) virtù, lanciando i tanti ragazzi bravi che hanno cresciuto nella Primavera.
Non come il Walter della Roma, che pure nelle squadre giovanili ha sempre avuto un serbatoio inesauribile di bravi giocatori. Lui li cedeva in prestito a 2 milioni con un diritto di riscatto magari fissato a 11 (come stabilito per il succitato Pellegrini del Sassuolo) per poi perderli definitivamente e andare a spendere 23 milioni di euro per un Iturbe che non è mai esploso o 16 per un Gerson, giovane anche lui, tutto da verificare.
Bene fa, invece, la nuova Inter di Pioli e dei cinesi a puntare decisamente sui ragazzi nostrani, con Gagliardini ormai quasi preso.
Intanto la Juve si è praticamente assicurata l’atalantino Caldara per la prossima stagione.
Finalmente le grandi d’Italia (Roma a parte, ma ha tempo per ravvedersi) si stanno accorgendo che anche sui nostri campi crescono tanti campioni in erba.
Per farli sbocciare basta solo dargli fiducia e farli giocare. Proprio come ha fatto e sta facendo il Milan.