Roma, 27 maggio 2019
Seconda ricognizione sul 102° Giro d’Italia, approfittando del secondo giorno di riposo, ed attesa sulle ultime sei tappe che decideranno la kermesse rosa domenica a Verona.
Come spesso succede nel lotto dei favoriti, in sede di presentazione, non abbiamo considerato alcuni atleti che poi diventano protagonisti inattesi come l’ecuadoriano Carapaz che sta comandando la classifica ma soprattutto sta dando dimostrazione di forza ed intelligenza tattica.
Già dopo la Cuneo-Pinerolo, quando il romano Conti ha perso la maglia rosa, i discorsi si sono incentrati esclusivamente sul duello Roglic-Nibali che sono senz’altro le punte di diamante del Giro, ma Carapaz, in rosa da due frazioni, ha dimostrato che ci può stare nel ruolo di terzo uomo, come Fiorenzo Magni ai tempi di Coppi e Bartali, specialmente adesso che detiene il primato e che va forte in salita.
Da domani ogni giorno può essere decisivo, anche in assenza del Gavia che non verrà scalato per motivi di sicurezza, e vedremo se dal punto di vista del morale la tappa di domenica può significare qualcosa dopo l’ottima prova di Nibali che adesso è terzo in graduatoria a 1’47’’ da Carapaz ed 1’ dallo sloveno Roglic.
Per gli amanti della cabala segnaliamo che Nibali ha vinto il Giro nel 2013 e 2016. Adesso siamo nel 2019 e lo Squalo c’è….