Roma, 12 ottobre 2020. Eccoci al primo aggiornamento di un inconsueto Giro d’Italia, giunto alla 103° edizione.
Nove tappe fin qui disputate che non hanno, al momento, indicato un dominatore assoluto.
Al di là dei pronostici della vigilia si stanno mettendo in luce atleti non considerati, in attesa che i grossi calibri si manifestino.
Attuale primatista del Giro d’Italia è il portoghese Joao Almeida, in rosa dalla 3° tappa, che si è ben difeso sui due arrivi in salita dell’Etna e di Roccaraso.
Filippo Ganna, grande cronoman e nuova speranza azzurra, che in questo inizio di Giro ha già vinto due tappe.
Arnaud Demare, campione di Francia, in assoluto miglior velocista del Giro con tre frazioni vinte e titolare della maglia ciclamino.
In evidenza anche l’olandese Kelderman e lo spagnolo Bilbao, rispettivamente secondo e terzo nella generale, col “vecchietto” Pozzovivo ed il danese Fuglsang in agguato.
Discorso a parte Vincenzo Nibali a maggior ragione superfavorito del Giro dopo i ritiri-lampo di Thomas, per una brutta caduta, e Yates per covid.
Lo Squalo sta entrando in forma piano piano, forte di un’esperienza e di un prestigio consolidati che lo porteranno al massimo della forma nella terza e decisiva settimana.
E’ un Giro che dovrà fare i conti e gli scongiuri col meteo, per le tappe di Madonna di Campiglio, dello Stelvio e del Sestriere che si correranno dal 21 ottobre in avanti.
Nella sua stagione anomala comunque il Giro d’Italia è riuscito a catalizzare ben 52 partner commerciali, con 34 paesi rappresentati ed un montepremi niente male.
Sponsorizzazioni, proventi dalle località di partenza e arrivo, diritti televisivi nazionali ed internazionali sono le basi su cui si sviluppa il giro d’affari.
Al vincitore andranno circa 265.000 euro, con 11.000 euro per i vincitori di ciascuna tappa.
Quest’anno poi la fidelizzazione verso gli italiani è data anche dagli aspetti gastronomici legati ad ogni singola tappa, con cuochi e sommelier pienamente coinvolti.
Secondo aggiornamento lunedì 19 ottobre.