Roma, 15 maggio 2023.
Avevamo buttato giù il pezzo del primo commento al Giro d’Italia nr.106 incensando il campione del mondo Evenepoel, in maglia rosa dopo nove tappe.
Invece dopo un normale controllo di routine del suo team, relativamente ai test antigenici per la sicurezza dei corridori, è venuta fuori la positività al covid di Evenepoel.
Nonostante l’Uci abbia cancellato qualsiasi obbligo di test, in piena autonomia le squadre continuano ad effettuarli.
Dunque abbandona il Giro uno dei protagonisti più attesi, con Thomas che ripartirà domani in maglia rosa.
Finora il simbolo del primato è stato detenuto proprio da Evenepoel, che nella crono d’apertura ad Ortona ha messo subito in chiaro la situazione, e dal sorprendente norvegese Leknessund che l’ha tenuta per sei frazioni fino alla crono di ieri a Cesena.
Una prima parte dove i big non hanno sprecato troppe energie, deludente la tappa del Gran Sasso, con un sussulto sui “muri” marchigiani di Fossombrone, sabato, con Roglic e il duo della Ineos, Thomas e Gheoghegan Hart, sugli scudi.
I 35 km.della crono di Cesena hanno rimesso un po’ le cose a posto, quanto meno hanno ridato smalto ad Evenepoel che non ha proprio uno squadrone che lo supporti.
Il belga vince la crono con un distacco che in appena otto secondi raggruppa Thomas, Gheoghegan Hart, Kung e Armirail e Roglic chiude a 17”.
La classifica dice(va) Evenepoel in rosa con Thomas a 45”, Roglic a 47”, Gheoghegan Hart a 50”, Almeida a 1’07”, relativamente alle prime cinque posizioni.
Si sta difendendo egregiamente Damiano Caruso, ottavo in graduatoria a 2’13”, unica speranza tricolore dopo l’abbandono di Ganna per covid.
Ha destato un’ottima impressione Jonathan Milan, due secondi posti ed una volata regale a San Salvo come pure Bais solitario a Campo Imperatore.
Martedì inizia la seconda settimana con varie trappole disseminate come a Crans Montana e, come detto, lotta dura tra quelli della Ineos e Roglic con Caruso…
Appuntamento a lunedì prossimo.
