Roma, 11 luglio 2019
Anticipiamo di qualche giorno il primo commento sul 106° Tour de France perché la sesta tappa ha regalato all’Italia una soddisfazione inattesa: Giulio Ciccone è la nuova maglia gialla!
Avevamo anticipato qualche giorno fa, in sede di presentazione, che tra i tanti protagonisti attesi c’era la curiosità di vedere il debutto del giovane abruzzese che tanto bene si era distinto al Giro d’Italia col prestigioso successo della frazione di Ponte di Legno, con l’ascesa del Mortirolo, e la conquista della maglia azzurra quale miglior scalatore.
Ebbene quest’oggi nella prima tappa con arrivo in salita a Planche des Belles Filles Ciccone, pur arrivando secondo dietro il belga Teuns a 11’’, ha conquistato il simbolo del primato recuperando lo svantaggio in classifica su Alaphilippe chiudendo con 6’’ di margine sul francese.
Tappa durissima con 7 Gran Premi della Montagna con l’ascesa finale di 7 km. all’8,7% di pendenza media ed uno strappo finale di 2 km. con punte del 24% (!) negli ottocento metri finali su strada sterrata; pensate che era una pista da sci, una trovata originale da parte dell’organizzazione.
Anche se siamo solo all’inizio la frazione ha già dato alcuni responsi come la delusione Bardet, l’avanzata di Thomas sul compagno di squadra Bernal, la tenuta dell’altra speranza francese Thibau Pinot insieme al sorprendente Alaphilippe ed il ritardo di 51’’ di Nibali che aspetteremo dalla seconda settimana per vedere se la condizione sta man mano aumentando.
Chissà forse abbiamo trovato il successore di Nibali per le grandi corse a tappe nel venticinquenne abruzzese, che adesso dovrà dimostrare di saper tenere in mano una corsa così difficile ed imprevedibile come il Tour; che sia di buon auspicio quello che successe nel ’65 a Felice Gimondi che trionfò nella Grande Boucle che neanche doveva correre, quasi come Giulio Ciccone che è stato selezionato per fare un po’ d’esperienza