109° Tour de France: Vingegaard nuova maglia gialla.

Inattesa crisi nera di Pogacar.

Roma, 13 luglio 2022.

 

Anticipiamo il secondo commento del Tour, edizione 109, perché è successo qualcosa di impronosticabile appena due giorni fa.

Parafrasando il proverbiale <Clamoroso al Cibali>, di calcistica memoria, oggi al termine dell’undicesima tappa diciamo:<Clamoroso al Tour>.

Classifica, gerarchie, futuri pronostici completamente rivoltati in virtù dell’impresa compiuta da Jonas Vingegaard nel primo tappone alpino con arrivo sul durissimo Col du Granon.

Crisi nera per quello che abbiamo più volte definito il cannibale del terzo millennio, Tadej Pogacar, che ha subìto l’attacco decisivo di Vingegaard a cinque km. dall’arrivo.

Frazione durissima con il Col du Telegraphe, il mitico Galibier e la rampa finale del Granon, tutte salite con pendenze medie del 9% con punte del 13-14%.

Avevamo adombrato, a commento delle prime nove tappe, un atteggiamento alquanto dispendioso di Pogacar e del suo team nel consumare preziose energie alla ricerca di effimeri secondi di vantaggio.

Oggi probabilmente all’ex maglia gialla è stato presentato il conto e la crisi nera concretizzatasi con l’attacco di Vingegaard è scoppiata fragorosamente.

Come si è liquefatta la UAE, tanto si è compattata la Jumbo-Visma con il decisivo sostegno di Roglic verso il suo nuovo capitano Vingegaard.

Forse stasera a cena Pogacar rifletterà, insieme ai suoi tecnici, di come ha gestito questo Tour e nello specifico la tappa odierna.

Magari un errore di presunzione, visto lo strapotere esercitato negli ultimi due anni nella Grande Boucle.

Tornando alla frazione odierna, oltre al grande spettacolo dei tifosi sulla strada, ottime le prove di Quintana, secondo, e Bardet, terzo.

In classifica ora i distacchi si fanno seri con Vingegaard in giallo, Bardet secondo a 2’16’’ e Pogacar terzo a 2’22’’, con Thomas quarto a 2’26’’.

Vingegaard ha dimostrato doti di resistenza e di strategia tattica notevoli e vedremo, nella gestione del primato, già a partire da domani nella tappa con arrivo all’Alpe d’Huez come si comporterà.

 

 

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