Roma, 27 ottobre 2016 – Presso il Palazzo del Ghiaccio di Milano c’è stata la presentazione dell’edizione numero 100 del Giro d’Italia, patrocinato dalla Gazzetta dello Sport, che si svolgerà dal 5 al 28 maggio 2017.
Il Giro anagraficamente nasce nel 1909 con la prima edizione vinta da Luigi Ganna e quindi dovremmo essere all’edizione numero 108, ma al netto dei due conflitti mondiali il “secolo” si celebrerà nel prossimo maggio.
Come ha sottolineato il direttore della “rosea” Andrea Monti, inviamo al mondo intero “una cartolina orgogliosamente italiana”; si perché quest’anno si parte dalla Sardegna con le prime tre tappe, per poi entrare in Sicilia con due frazioni e poi risalire tutta la penisola fino a toccare le grandi montagne, con la chiusura che, anziché ribadire la classica passerella finale, arriverà comunque a Milano ma con una prova a cronometro di 28 Km. che potrebbe anche essere decisiva per la vittoria finale.
Più di 3500 Km. da Alghero a Milano, con diversi arrivi in salita, con difficoltà subito crescenti se pensiamo che nei primi nove giorni i corridori affronteranno due impegni molto duri come gli arrivi sull’Etna e sul Blockhaus, per poi affrontare in totale circa 67 Km. a cronometro e sei tappe consegnate alla furia dei velocisti.
Suggestivo il pensiero degli organizzatori che nell’edizione numero 100 hanno voluto dedicare al ricordo dei GRANDI, come le tre tappe dedicate a Bartali, Baldini e Coppi che partiranno rispettivamente da Firenze Ponte a Ema, Forlì e Castellania, i luoghi natali dei vecchi Campioni; ed a proposito del Campionissimo la cima Coppi sarà il mitico Stelvio a quota 2758 mt., che verrà affrontato alla 16° tappa.
Lo sforzo mediatico sarà come al solito imponente, con circa 200 televisioni collegate in rappresentanza di tutti e cinque i continenti, nel tentativo di avvicinarsi sempre più al Tour che peraltro è già stato abbondantemente superato, da parecchi anni, come durezza del tracciato.
Scatta dunque il conto alla rovescia in attesa di emozionarci coi grandi protagonisti di questo meraviglioso sport popolare, che porterà sulle strade qualcosa come quindici milioni di appassionati, alla faccia delle chiacchiere e dei sospetti.
Buon GIRO delle CENTO edizioni a tutti.