Ciclismo. Lo Squalo…..sdentato!
Mai riposo fu più nefasto, specialmente per i nostri colori, in una grande corsa a tappe come è questo Tour de France..
Roma, 17 luglio – Dopo il nostro commento di lunedì scorso non pensavamo minimamente al “crollo” di Vincenzo Nibali che nei primi due giorni sui Pirenei è andato in crisi progressivamente.
Aveva ragione Felice Gimondi che alla vigilia della tappa di martedì scorso era più preoccupato dei 10’’ che il siciliano aveva perduto sabato sul Mur-de-Bretagne, una rampetta corta a ridosso dell’arrivo, piuttosto che il minuto e venti secondi perso nella seconda tappa in Olanda per colpa della pioggia e del vento.
Fino ad oggi si è verificato l’esatto contrario del Tour dell’anno scorso, quando sin dalle primissime tappe sia Froome che Contador persero subito minuti preziosi che poi Nibali integrò sulle grandi montagne nel proseguio della corsa.
Per tornare alla stretta attualità grande impressione ha suscitato la maglia gialla che ha sempre avuto il pieno controllo della corsa, coadiuvato da un’ottima squadra come il team SKY. La “frullata” come adesso si dice per lo stile di Froome è impressionante perché non si tratta di spingere rapporti più o meno duri alla maniera di Indurain o Mercks o Hinault bensì si parla di “pedalate in frequenza” cioè rapporto agile che sviluppa circa 120 pedalate al minuto!
Chi ha avuto modo di vedere le tappe alla TV avrà notato che nel suo stile sgraziato Froome agita a mò di mulinello le gambe in maniera vorticosa generando appunto una “frullata” che schianta letteralmente gli avversari.
Oltre al nostro Nibali sono in grave ritardo Quintana e Contador, con quest’ultimo che sta pagando anche le fatiche di un Giro d’Italia molto duro.
Oggi nella 12° tappa con arrivo a Plateau de Beille si è passati sul Col de Portet d’Aspet dove esattamente 20 anni fa, il 18 luglio del ’95, morì tragicamente Fabio Casartelli, olimpionico a Barcellona 1992. Ancora vivo è il ricordo della telecronaca RAI del mitico Adriano De Zan , insieme a Vittorio Adorni come commento tecnico, assolutamente incapace di frenare il dolore e l’emozione nel dare la ferale notizia in considerazione del fatto che dall’altra parte del video c’erano i familiari ignari di quel che era successo. La tappa ha vissuto del secondo successo in questa edizione dello spagnolo Rodriguez, con una buona tenuta di Nibali che nella salita finale ha provato un allungo che ha in qualche modo risvegliato buone sensazioni per un finale di Tour in ripresa rispetto alla prima parte.
Ultima chiosa finale per il dramma umano di Ivan Basso che ha lasciato nei giorni scorsi il Tour denunciando di avere un tumore al testicolo sinistro scoperto per caso a seguito di esami fatti dopo una caduta. Il varesino è già stato operato e adesso seguirà una terapia riabilitativa nella speranza che tutto proceda per il meglio.