Roma, 19 luglio 2021.
Cala il sipario sulla 108° edizione del Tour de France e secondo trionfo consecutivo dello sloveno Tadej Pogacar.
L’anno scorso fu il più giovane corridore a vincere la Grande Boucle con un colpo di mano nell’ultima tappa a cronometro contro il connazionale Roglic.
Quest’anno, seppur ancora in giovanissima età non avendo ancora compiuto 23 anni, ha sbaragliato il campo vestendo la maglia gialla dall’ottava tappa fino alla ventunesima.
Qualcuno ha già scomodato paragoni impegnativi come <il nuovo Merckx>, di sicuro lo sloveno ha dimostrato di non avere punti deboli anche e soprattutto dal punto di vista della tenuta mentale.
Già in primavera vincendo la Liegi-Bastogne-Liegi ha dimostrato di andar forte anche nelle corse di un giorno e questo probabilmente ha autorizzato i paragoni di cui sopra.
Il futuro lascia pensare che possa battere agevolmente i record di Anquetil, Indurain, Hinault, Merckx, con 5 Tour vinti, tuttavia bisognerà valutare quali saranno gli avversari che potranno impensierirlo.
Senza voler cadere nella facile retorica dei paragoni con gli atleti passati, bisogna dire che al momento facciamo fatica a vedere un antagonista serio dello sloveno.
Forse la rivelazione danese Vingegaard, 24 anni secondo in classifica, che si è ben difeso contro gli attacchi di Pogacar mentre Carapaz, terzo classificato, non c’è sembrato in grado di staccare la maglia gialla.
Il colombiano Bernal, recente vincitore del Giro d’Italia, potrebbe insidiare il giovane sloveno che però, in una generale valutazione, appare più completo.
Aspettiamo Pogacar dunque al vaglio del Giro che come ha sottolineato Merckx, in una recente intervista, presenta difficoltà altimetriche più marcate rispetto al Tour.
In questa edizione la Grande Boucle, come scelta degli organizzatori, ha lasciato molto a desiderare con soli tre arrivi in salita e parecchie vette affrontate lontano dagli arrivi.
Segnaliamo nel panorama generale le 4 vittorie di tappa di Cavendish, che ha eguagliato il totale delle vittorie conseguite al Tour del Cannibale (35).
Il buon piazzamento di Cattaneo, 12° nella generale, il grandissimo stato di forma del belga Van Aert, tre frazioni vinte, vero e proprio spauracchio in ottica Olimpiade di Tokyo.
Già nel prossimo fine settimana avremo la prova in linea con gli azzurri capitanati dallo squalo Nibali in lizza per un sogno Olimpico.