La Vuelta era iniziata con l’Astana che non aveva ben specificato quali fossero i ruoli delle sue punte perché oltre ad Aru, secondo all’ultimo Giro d’Italia dietro Contador, c’era Vincenzo Nibali, reduce da un Tour deludente, e l’indigeno Landa ottimo protagonista nella corsa tricolore.
La squalifica di Nibali, indebito traino gia alla seconda tappa, ha probabilmente agevolato le strategie della squadra kazaka anche perché Landa stentava a ritrovare la forma del Giro.
Ecco allora che Aru cominciava a prendere coscienza delle proprie ambizioni e sempre più acquisiva i gradi di capitano del proprio gruppo, prendendosi la maglia rossa di leader nella tappa di Andorra. A dire il vero in quella tappa qualche perplessità aveva suscitato il comportamento di Landa vincitore della frazione proprio davanti ad Aru a cui toglieva una decina di secondi di abbuono utili per respingere le ambizioni della rivelazione olandese Tom Dumoulin.
Sì perché dopo la crono di mercoledì scorso Dumoulin aveva completamente azzerato il vantaggio del sardo di circa 1’46’’ arrivando a conquistare la vetta della classifica con appena 3’’ di vantaggio, poi aumentati a 6’’ nella tappa di venerdì con un Aru molto nervoso nei confronti di qualche compagno di squadra.
Tutto sembrava volgere al peggio quando sabato nella penultima tappa si verificava il capolavoro strategico dell’Astana e del suo direttore sportivo Martinelli. La frazione presentava quattro asperità di media difficoltà con il penultimo colle più duro degli altri e qui a circa 50 km. dall’arrivo Aru partiva deciso spalleggiato sagacemente dai suoi gregari che lo aiutavano a demolire la maglia rossa olandese che arrivava al traguardo a circa 4’ dal sardo.
Ieri la passerella finale a Madrid con la consacrazione della vittoria a cinque anni esatti dall’ultimo trionfo in terra iberica di Vincenzo Nibali, accompagnato sul podio dall’eterno Rodriguez, secondo, e dal polacco Majca terzo.
Adesso viene il bello perché bisognerà vedere come l’Astana riuscirà a gestire i suoi campioni, già sapendo che lo spagnolo Landa andrà da Froome al team Sky; bisognerà lavorare d’intelligenza cercando di centrare gli obiettivi senza creare sovrapposizioni tra le “punte” e naturalmente in questo molto del loro dovranno mettercelo sia Aru che Nibali.
Il calendario internazionale mette a disposizione un menù particolarmente variegato ed i campioni si vedono nei momenti che contano.
Adesso ci proietteremo verso i Mondiali che avranno il loro coronamento con la prova in linea dei professionisti domenica 27 settembre, sperando che il C.T. Cassani sappia schierare una formazione competitiva viste le delusioni degli ultimi anni.