Roma, 8 febbraio 2022 – Ancora una giornata da incorniciare ai Giochi Olimpici di Pechino.
Al quarto giorno dei Giochi, l’Italia ha raggiunto la quota di sette medaglie di cui 2 d’oro, 4 di argento e 1 di Bronzo.
Si comincia davvero ad esagerare!!!, direbbe qualche buontempone!
In realtà, l’Italia si sta imponendo sempre più come Paese sportivo per eccellenza.
Presente – e spesso vincente – in qualsiasi disciplina sportiva. Vuoi estiva (come ai Giochi di Tokio), vuoi invernale come in questi giorni, sia al mare come in montagna, o sui pedali o con motori.
Questo assunto viene dimostrato anche in Cina dove le sette medaglie attuali provengono da ogni disciplina: dallo Sci Alpino a quello Nordico dal Pattinaggio allo Short Track, allo Slittino ed al Curling
DOPPIO MISTO DI CURLING
Da questa competizione, proviene la medaglia d’oro odierna vinta da Stefania Costantini e Amos Mosaner, con una dimostrazione di superiorità raramente riscontrata in qualsiasi disciplina alle Olimpiadi.
In termini numerici è straordinario lo score realizzato dalla coppia Constantini-Mosaner: “En plein” di 11 partite su undici incontri fra girone, semifinale e finale.
In semifinale e finale gli azzurri hanno sistemato Svezia e Norvegia, dove il curling è praticato in tutti gli impianti sportivi, facilmente ed economicamente attrezzabili.
Sconfitta la Svezia nettamente in semifinale per 8-1. In finale, si è trovata la titolata coppia norvegese Kristin Skaslien e Magnus Nedregotte, già incontrati e battuti nella fase a gironi per 18-11.
Una partita difficile, con molte segnature plurime che i norvegesi avevano condotto inizialmente per 5-3.
Anche stamane i nordici sono partiti a razzo piazzando nel primo degli 8 tempi (end) un secco 2-0.
Sembra un gioco semplice, come le bocce, il Curling.
Invece è assai complesso in quanto richiede varie peculiarità fra cui il peso delle stone -bocce di granito scozzese dal peso di 38-44 libbre (17-20 chili).
Inoltre occorre agilità negli scivolamenti, forza e destrezza nella scopettatura per abradere il ghiaccio davanti alla stone in movimento e guidare magicamente la “pietra” munita di manico.
Il tutto con la sapienza strategica necessaria in ogni tipo di sport.
Stefania effettua il primo ed il quinto tiro. Amos i tre intermedi. Ad ogni end si inverte la squadra che lancia per prima.
Determinante nelle strategie è tirare per ultimi.
L’Italia costringe la Norvegia a tentare una bocciata per sottrarsi ad una plurisegnatura azzurra, ma Nedregotte manca il bersaglio per colpire la norvegese ben piazzata: 3 punti per l’Italia che si porta in vantaggio per 6 -2, con quattro end da amministrare.
La Norvegia si riporta sotto fino a 5-7 dell’ultimo end. L’Italia deve fare presto perchè il tempo passa e la sua partita è soggetta ad un tempo limite, altrimenti viene data sconfitta.
Quì Mosaner compie il capolavoro della giornata. Ad un tiro dalla fine, elimina con un colpo due stone avversarie rimpiazzate dalla sua, fra gli applausi generali.
Consente alla Skip (regista) Stefania di mettere a punto e conquistare il punto del definitivo 8-5 che vale il secondo oro azzurro.
La memorabile quarta giornata olimpica non si esaurisce qui.
SCI DI FONDO
Sulle piste di fondo di Zhangjilakou, sono impegnati i finalisti della gara sprint a tecnica libera.
Fra loro Federico Pellegrino alla ricerca della seconda medaglia olimpica dopo quella di argento del 2018 vinta performando lo sprint a tecnica classica.
Possibilmente vorrebbe migliorarla visto che nel frattempo il valdostano ha vinto 5 medaglie mondiali.
Dall’esito delle batterie che hanno selezionato i finalisti, è apparso evidente che al podio sono in predicato tre atleti.
Innanzi tutto Johannes Klaebo, il norvegese dominatore della specialità, quindi il russo Alexander Terentev.
Ma nella batteria che qualificava solo i primi due, Pellegrino ha regolato spietatamente il norvegese, impegnato allo spasimo per passare il turno.
Dunque l’azzurro è in grado di battere il Numero Uno.
La finale di questa gara sprint ha visto da subito i due migliori passare in testa, In particolare Klaebo, sempre bene avanti a sbarrare la strada ad ogni ipotesi di sorpasso.
Klaebo fa il vuoto dietro, tranne per l’azzurro Pellegrino che ai 100 metri attacca deciso, tentando di allargarsi con i suoi sci. Klaebo non molla e riesce a chiudergli la strada ed ad impennarsi per primo.
Terzo, staccatissimo è Terentev.
Per l’Italia è la settima medaglia in una memorabile giornata olimpica.
CLASSIFICA MEDAGLIE
Nel medagliere generale, gli azzurri mantengono la quarta posizione preceduti da: Russia 9 medaglie (2 oro), Norvegia 7 (3 oro), e Olanda 7 ( 3 oro). Segue Austria 7 (1 oro ).