Sabato 18 Marzo 2017 – Al Murrayfield di Edimburgo si chiude oggi per l’Italia questo primo e non esaltante Torneo 6 Nazioni della gestione O’Shea. Per “attualita.it” è presente il nostro Marco Cordelli, che ci porterà le sue considerazioni di ritorno dalla trasferta nella regione dei Lothians.
Dopo Scozia- Italia, Francia- Galles e a seguire Irlanda- Inghilterra completano il quadro della quinta giornata.
Inizia bene il primo tempo degli azzurri, che per circa 20 minuti affermano una superiorità territoriale intimorendo i padroni di casa, costretti ad adeguarsi ai ritmi di gioco imposto dai nostri e subendo molte penalità. Nonostante ciò l’Italia non concretizza, subendo anzi un calcio di punizione per il primo vantaggio scozzese. Canna sbaglia un penalty da posizione non proibitiva, e da lì pian piano la Scozia riassume la sua identità accelerando il ritmo e mettendo sotto pressione gli avversari. Siamo graziati da un cedimento della gamba di Jones lanciato in meta, che nell’azione si infortuna, ma da lì a poco gli scozzesi marcano il territorio andando a schiacciare il pallone a terra; la trasformazione mette una distanza di 10 punti a zero tra le due squadre. Al 32’, sotto la pioggia di Edimburgo, altro colpo fallito da Canna in piazzola, sono episodi che avranno sicuramente importanza sul risultato finale. Al 37’ seconda meta scozzese astutamente costruita, senza trasformazione da posizione angolatissima. Siamo purtroppo 15-0. A tempo scaduto troviamo caparbiamente un calcio di punizione ancora assai vicino alla linea laterale, per la terza volta Canna, che non è in giornata (se ne sono accorti gli scozzesi, che spesso lo hanno puntato come elemento debole della difesa azzurra), calcia fuori dai pali, si va al riposo senza punti all’attivo, col morale basso e l’amaro in bocca (da questo punto di vista va peggio agli ospiti di chef Rubio su DMAX, costretti nell’intervallo ad assaggiare l’atroce specialità gastronomica scozzese, l’haggis, miscuglio di interiora di pecorone e farina di avena).
Esce il sole per la ripresa del gioco, con Ghiraldini e Chistolini in campo a rafforzare la prima linea italiana, subito impegnata in mischia. Gli scozzesi continuano ad essere molto fallosi (per ora 9 a 5 il bilancio delle infrazioni, due commesse consecutivamente). Grande determinazione degli azzurri, che assaltano con cassaforti da touche ravvicinata ma risultano sempre respinti sulla linea di meta. Ancora una penalità commessa dagli scozzesi e l’Italia riparte con una maul in campo aperto, altro fallo e gli scozzesi pagano con l’espulsione temporanea di Barcley, fuori per 10 minuti.
È il momento di concretizzare, azione prolungata partita dall’ennesima touche, ma poi alla fine il lungo sforzo porta all’errore e si perde la palla in avanti. La Scozia rifiata e guadagna mischia, è un momento cruciale.
All’occasione perduta per l’Italia, che non approfitta della superiorità numerica temporanea per muovere il punteggio dal 15-0, fa da contraltare la cavalcata che porta alla terza meta scozzese di Visser, la trasformazione fa 22-0 e chiude il discorso.
E la Scozia, che dopo tanti anni di ombra è in lizza per il secondo posto in classifica, va a caccia del punto di bonus, che arriva finalmente al 72’ con la quarta meta di Tony Seimour. La trasformazione di Russell fa 29-0, che sarà il punteggio finale, un passivo eccessivamente ingiusto per i nostri.
Unica nota positiva della giornata, oltre alla buona organizzazione della touches e delle cassaforti, l’esordio per Federico Ruzza in seconda linea azzurra.
Cala mestamente il sipario sul Torneo 2017, per l’Italia ultima a zero punti (cucchiaio di legno e whitewash ancora una volta affibbiati) bisognerà ripartire da quanto di buono si è visto, solo a sprazzi, in questa edizione.
Grazie comunque agli azzurri per l’impegno dimostrato e complimenti agli scozzesi, che con la guida del neozelandese Vern Cotter (oggi all’addio) hanno saputo risalire pazientemente la china. Prendiamo esempio.
Chiudiamo con una riflessione dedicata a Sergio Parisse. Qualche giorno fa, di buon mattino, l’ho incrociato a Roma mentre, in maglietta, calzoni corti e ciabatte, tornava da Villa Borghese verso l’hotel in cui alloggiavano gli azzurri. Aveva un’aria assorta, ben rappresentativa della serietà con cui sta ricoprendo il ruolo di capitano, facendosi carico con rara dedizione di sostenere la sua squadra. Indipendentemente dai risultati, che per ora stentano ad arrivare (e come lui sa, forse arriveranno dopo il suo ritiro) esprimiamo, come redazione sportiva di attualita.it, sincero apprezzamento e stima per un grande campione e una persona speciale, il cui comportamento stimola la passione per la palla ovale e per le sue imprevedibili traiettorie, che non ci stancheremo mai di descrivere.
TABELLINO
Scozia: 15 Hogg, 14 Seymour, 13 Jones, 12 Dunbar, 11 Visser, 10 Russell, 9 Price, 8 Wilson, 7 Watson, 6 Barclay (capitano), 5 Gray, 4 Gilchrist, 3 Fagerson, 2 Ford, 1 Reid. Panchina: 16 Brown, 17 Dell, 18 Berghan, 19 Swinson, 20 Du Preez, 21 Pyrgos, 22 Weir, 23 Scott. all. Cotter
Italia: 15 Padovani, 14 Esposito, 13 Benvenuti, 12 McLean, 11 Venditti, 10 Canna, 9 Gori, 8 Parisse (c), 7 Steyn, 6 Mbanda’, 5 Biagi, 4 Fuser, 3 Cittadini, 2 Gega, 1 Lovotti. Panchina: 16 Ghiraldini, 17 Panico, 18 Chistolini, 19 Van Schalkwyk, 20 Ruzza, 21 Minto, 22 Violi, 23 Sperandio. all. O’Shea
Arbitro: Gauzere (Francia)
Punteggio: 4′ Hogg (SCO); 28′ meta e tr. Russell (SCO); 39′ meta Scott (SCO); 61′ meta Visser (SCO), tr. Russell (SCO), 74′ meta Seymour (SCO), tr. Russell (SCO)