RUGBY – Autumn Nations Series 2024: Argentina travolgente sull’Italia
A Udine la più pesante sconfitta di sempre contro i Pumas
Roma, 10 Novembre 2024 – La sconfitta dell’Italia sabato pomeriggio a Udine contro l’Argentina (18-50, 2 mete azzurre rispetto alle 7 subite) stimola qualche riflessione a freddo.
Innanzitutto va detto che si tratta di una sconfitta netta, ma patita contro avversari di primissima fascia.
Seppur privi di qualche elemento di spicco, i Pumas hanno confermato la grande crescita che li ha portati ai massimi livelli del rugby mondiale.
Anche l’Italia ha compiuto progressi notevoli, specialmente nel 2024, come ben noto.
Ma è innegabile che siamo ancora un paio di passi indietro rispetto alle nazionali dominanti, soprattutto quelle dell’emisfero sud, di cui l’Argentina fa meritatamente parte.
In questi confronti, che si svolgono a velocità sfrenata, la differenza emerge.
E così a Udine la palla spesso è sembrata essere insaponata, solo per gli azzurri, e nei tanti rimpalli è quasi sempre planata o rimbalzata tra mani argentine, pronte invece ad arraffarla saldamente.
Nonostante ciò l’Italia, seppur sempre in rincorsa, ha provato a restare in partita per almeno 50 minuti, cedendo poi nel finale con un passivo di mete forse eccessivo.
Può forse essere di conforto che il migliore in campo sia stato il mediano di apertura albiceleste, Tomas Albornoz, che ha messo a frutto nella sua Nazionale la maturazione compiuta con la maglia della Benetton Treviso.
Ultima notazione per Ange Capuozzo, schierato estremo nel XV azzurro iniziale, e precocemente infortunatosi dopo un impatto devastante nel placcaggio al pilone avversario Sclavi lanciato in attacco.
Il rientrante Tommaso Allan lo ha egregiamente rimpiazzato in quel ruolo, e questo è stato uno degli aspetti positivi della partita.
Preme però esprimere la preoccupazione di come il nostro talentuoso ma esile Ange, nel ruolo di full-back, venga esposto alla serie di impatti ad alto rischio che nel “rugby-rollerball” moderno, abbondano.
Speriamo perciò di rivedere presto Capuozzo in campo, chissà che il CT Quesada non decida di tutelarlo maggiormente impiegandolo magari all’ala, dove sta eccellendo nello Stade Toulousain.
TABELLINO: ITALIA 18-ARGENTINA 50 (parziale 10-17)
MARCATORI: primo tempo 3’ cp. Albornoz (A); 11’ m. Mallia tr. Albornoz (A); 29’ m. Bertranou tr. Albornoz (A); 33’ m. tecnica (I); 40’ cp. Allan (I). secondo tempo 43’ cp. Allan (I); 48’ m. Sclavi tr. Albornoz (A); 57’ m. Albornoz tr. Albornoz (A); 65’ m. Cordero (A); 67’ m. Nicotera (A); 72’ m. Alemanno tr. Albornoz (A); 77’ m. Delguy tr. Albornoz (A).
ITALIA: Capuozzo (Allan); Lynagh, Brex (Zanon), Menoncello, Ioane; P. Garbisi, Page-Relo (A. Garbisi); L. Cannone, Lamaro (capitano), Negri (Zuliani); Ruzza (Lamb), N. Cannone; Riccioni (Ferrari), Lucchesi (Nicotera), Spagnolo (Fischetti). CT: Gonzalo Quesada
ARGENTINA: Cruz Mallia; Isgro (Cordero), Cinti, Orlando (Moroni), Delguy; Albornoz, Bertranou (Garcia); Oviedo, Grondona (Pedemonte), Gonzalez; Rubiolo, Molina (Alemmano); Sclavi (Gomez Kodela), Montoya (capitano) (Ruiz), Gallo (Calles). CT: Felipe Contepomi
ARBITRO: Matthew Carley (Inghilterra)
PROSSIMO APPUNTAMENTO A GENOVA, Domenica 17 novembre: allo Stadio Luigi Ferraris alle ore 14:40 ci sarà ITALIA- GEORGIA.