Lione, 29 Settembre 2023 – Con la terza partita per l’Italia contro la Nuova Zelanda nella Rugby World Cup 2023, comincia un mondiale diverso.
Le rotonde vittorie con Namibia e Uruguay hanno sinora rinvigorito il morale azzurro.
Ma da oggi il livello sale vertiginosamente, e la Nuova Zelanda è il primo temibile ostacolo alle
ambizioni italiane.
Gli AllBlacks si presentano con il migliore XV, che da un lato appare un riconoscimento nei confronti degli avversari. Dall’altro è però un monito a non farsi eccessive illusioni.
Queste premesse trovano conferma nel primo tempo, in cui la Nuova Zelanda onora l’impegno e domina totalmente, realizzando sette mete, tutte puntualmente trasformate da Richie Mo’Unga.
Per gli azzurri tre soli punti, grazie a un calcio di punizione di Tommaso Allan.
La prima frazione dice eloquentemente che il divario è di 49 a 3.
La seconda si apre con un guizzo di Capuozzo, che si infila elegantemente in meta accanto alla
bandierina.
Un altro guizzo per l’Italia lo farà Ioane a tempo scaduto, marcando all’incirca nello stesso punto.
Ma in mezzo, anche nel secondo tempo, ci sta solo la Nuova Zelanda, a cui riesce tutto alla
perfezione, segnando altre sette mete.
Il risultato, che mette fine alla nostra sofferenza, è Nuova Zelanda 96- Italia 17.
Un punteggio passivo che ci porta indietro di quasi vent’anni, ad un’epoca in cui si usava guardare gli avversari con timore reverenziale.
Stavolta la partita contro gli AllBlacks, anche per alzare il morale, era stata presentata
azzardatamente come una finale, quasi fossimo a pari livello.
I neozelandesi ci hanno tenuto stasera a dimostrare al mondo di essere pienamente competitivi in questo torneo, nonostante la sconfitta iniziale con la Francia.
E a rammentare che loro continuano ad essere i maestri, mentre gli azzurri sono ancora allievi.
Si chiude giovedì 5 Ottobre con Nuova Zelanda- Uruguay e venerdì 6 Ottobre con Francia- Italia (inizio ore 21, diretta TV su RaiDue e SkySport).
All’Italia resta una settimana per superare lo scornacchiamento, e presentarsi a Lione con un altro spirito innanzi ai favoritissimi Bleus.
CLASSIFICA PROVVISORIA DELLA POOL A ALLA FINE DEL TERZO TURNO:
Francia 13, Nuova Zelanda 10, Italia 10, Uruguay 5, Namibia 0.
TABELLINO: NUOVA ZELANDA – ITALIA 96-17 (parziale 49-3)
Marcatori Primo tempo: 6’ m. Jordan tr. Mo’Unga (N); 10’ cp. Allan (I); 17’ m. Smith tr.
Mo’Unga (N); 19’ m. Telea tr. Mo’Unga (N); 22’ m. Savea tr. Mo’Unga (N); 27’ m. Smith tr.
Mo’Unga (N); 34’ m. Smith tr. Mo’Unga (N); 45’ m. Savea tr. Mo’Unga (N). Secondo tempo: 48’
m. Capuozzo tr. Allan (I); 50’ m. Retallick tr. Mo’Unga (N); 56’ m. Papali’i tr. Mo’Unga (N); 61’
m. Coles tr. Mo’Unga (N); 67’ m. e tr. McKenzie (N); 69’ m. Jordan tr. McKenzie (N); 73’ m. Coles
tr. McKenzie (N); 69’ m. Lienert-Brown tr. McKenzie (N); 81’ m. M.Ioane tr. Garbisi (I).
FORMAZIONI:
NUOVA ZELANDA: B. Barrett; Jordan, R. Ioane, J. Barrett, Telea; Mo’Unga, Smith; Savea
(capitano), Papali’i, Frizell; S. Barrett, Retallick; Laulala, Taylor, Tuungafasi. A disposizione:
Coles, Williams, Lomax, Whitelock, Cane, Roigard, McKenzie, Lienert-Brown (C.T.: I. Foster).
ITALIA: Allan; Capuozzo, Brex, Morisi, Ioane; Garbisi P., Varney; Cannone L., Lamaro
(capitano), Negri; Ruzza, Lamb; Riccioni, Nicotera, Fischetti. A disposizione: Faiva, Nemer,
Ferrari, N. Cannone, Zuliani, Halafihi, Page-Relo, Odogwu (C.T.: K. Crowley).
Arbitro: Matthew Carley (Inghilterra)
Player of the Match: Ardie Savea (Nuova Zelanda)