Rugby: Italia-Nuova Zelanda finisce 10-68

Niente da fare per gli azzurri contro i campioni del mondo in carica.
Roma, 12 novembre 2012 – Davanti ad uno stadio Olimpico gremito, gli All Blacks non hanno lasciato scampo agli azzurri. Troppo  forti i Tutti Neri,  bravi a dettare legge fin dalle prime battute con la meta di Fekitoa che segna i primi 5 punti dopo appena 4 minuti di gioco.
Al 67 l’Italia segna la meta della bandiera. Da una veloce azione alla mano, Boni riesce a battere la difesa neozelandese con una meta di ottima fattura.
Finisce 68-10 con una Haka davvero da brividi che ha lasciato tutti senza parole.
Sabato prossimo gli azzurri sono attesi da un altro test match molto esaltante.
A Firenze arriva Il Sud Africa.
 
Roma, Stadio Olimpico – sabato 12 novembre, ore 15.00
Crédit Agricole Cariparma Test Match
Italia v All Blacks  10-68(3-35)
Marcatori:p.t. 4’ m. Fekitoa tr. Cruden (0-7), 12’ cp Canna (3-7), 15’ m. Faumuina tr. Cruden (3-14), 19’ m. Tuipulotu tr. Cruden (3-21), 26’ m. Dagg tr. Cruden (3-28), 37’ m. Crockett tr. Cruden (3-35) s.t.45’ m. Luatua tr. Cruden (3-42), 58’ m. Fekitoa tr. Cruden (3-49), 62’ m. Dixon (3-54), 67’ m. Boni tr. Allan (10-54), 72’ m. Ioane tr. Sopoaga (10-61), 76’ m. Naholo tr. Sopoaga (10-68)
Italia: Padovani; Bisegni, Benvenuti, McLean, Esposito (65’ Boni); Canna (51’ Allan), Bronzini (51’ Gori); Parisse (cap), Favaro, Mbandà (55’ Minto); Van Schalkwyk, Fuser (55’ Biagi); Cittadini (44’ Ceccarelli), Ghiraldini (10’ Gega), Lovotti (78’ Panico)
all. O’Shea
All Blacks: McKenzie; Dagg (51’ Ioane), Fekitoa, Lienert-Brown, Naholo; Cruden (59’ Sopoaga), Kerr-Barlow (51’ Smith); Luatua, Cane (cap), Dixon; Barrett (54’ Retallick), Tuipulotu (59’ Todd); Faumuina (56’ Tu’ungafasi), Taylor, Crockett (70’ Moody)
a disposizione: Coltman
all. Hansen
arb. Owens (Galles)
g.d.l. Ruiz (Francia), Phillips (Irlanda)
TMO: Gauzins (Francia)
Cartellini:
Calciatori:Cruden (7/7), Canna (1/1), Sopoaga (2/3), Allan (1/1)
Note:Campo in ottime condizioni. Spettatori: 60.693
Crédit Agricole Cariparma Man of the Match:Aaron Cruden
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