77^ edizione dei Campionati Internazionali d’Italia di Tennis. Largo agli enfant prodige Musetti e Sinner
Roma, 17 09 2020 – Gli Internazionali d’Italia sono già entrati nella storia del tennis nonostante siano ancora da disputarsi tre turni prima della Finalissima. Dopo l’ingresso agli ottavi dell’altoatesino Jannik Sinner, questa sera è stata la volta di un ragazzo diventato maggiorenne un mese fa, Lorenzo Musetti, a stupire il mondo della racchetta e non solo.
Senza neanche aver avuto il tempo di capire che razza di avversario il Tabellone gli avesse messo di fronte, il granitico campione giapponese Kei Nishikori, si è trovato infatti “sotto” 4-1 contro Lorenzo Musetti. Mentre si tergeva il sudore (freddo) sulla fronte, il valente nipponico deve aver pensato che non era stato uno scherzo e che il 6-0 al primo set rifilato da quel ragazzino smilzo italiano, al suo favorito campione straniero Stan Wawrinka, era sacrosanta verità. Una defaillance improvvisa giustificata dal corona virus? Molto probabile, visto poi che nel secondo set, c’era stato molto maggior equilibrio anche se poi Wawrinka aveva perso sempre in due set. Un’altra circostanza che avrebbe dovuto maggiormente allarmarlo, era che Musetti era al quinto turno dell’importante Tour Masters ATP 2020 avendo avendo già vinto tre turni di qualificazione prima di accedere al Tabellone Principale e mettere nei guai Wawrinka, ed ora lui… Ora si era reso conto di aver di fronte un avversario vero in grado, grazie al suo ottimo servizio, di imporre il proprio gioco. Nishikori, come è legge siano tutti i tennisti giapponesi, fa della difesa la propria arma vincente: correre da un parte all’altra del campo recuperando tutto e tutti, sempre lucidi per ritrovare il momento topico per infilare la stoccata vincente.
Non si diventa il primo nipponico a vincere un Grande Slam se non si ha la stoffa di kamikaze campione che certo non si arrende prima di aver perso anche il secondo set.
Nishikori così si raccoglieva in sè stesso e dava luogo ad una vera e propria Pearl Harbour. Un attacco volto a scompaginare l’avversario, togliergli la lucidità e renderne meno efficace la superiorità tecnica. Un attacco nipponico basato in primis sulla difesa su tutte le palle.
Il nuovo aspetto tattico produceva discreti risultati non sufficienti , però, ad evitare il 6-3 per Musetti.
Meglio il secondo set dove ogni game è stata una battaglia, dove si è lottato punto a punto.
È stata questa fase a convincere che la stoffa di Musetti non sia soltanto quella tecnica, ma che il suo talento si appoggia soprattutto nella rara capacità di essere sempre sereni oltre che convinti dei propri mezzi.
Nishikori lo sfidava sulla lunghezza degli scambi e lui scambiava… Sempre pronto alla mazzata precisa ed angolata. Musetti è tipo che si fa trovare pronto a controbattere in qualsiasi situazione. E, se c’è da correre e recuperare, non si fa alcuno scrupolo.
La sua arma migliore è, infatti, il servizio. Una prima palla, precisa e potente che gli consente di prendere tempo e misure per avere il sopravvento con il gesto tecnico successivo che, secondo le necessità, possono essere: la palla corta, la volee, il passante lungo linea.
Assicurato questo vantaggio sul proprio servizio, rimane il problema del kamikaze che raccoglie tutto, incurante delle bombe. Ma c’è un limite anche ai maestri del harakiri.
Arriva sul 4-4 quando Nishikori, annullate 2 palle-break, deve arrendersi alla terza.
Il successivo servizio di Musetti chiude il conto a 6-4.
Solo domani si saprà l’avversario del carrarese negli ottavi.
Come è stato detto in questo momento : “No problema a meno che non siano Nadal o Djokovic!”
Comunque, mai dire mai. Nè lui nè l’altro enfant prodige Jannick Sinner sono degli auto-raccomandati.
La conferma del garantito valore tennistico del diciottenne carrarese rende sicuramente meno amaro lo stop sia lo stop di Fabio Fognini (che paga il ritardo di condizione legato soprattutto ai due interventi alle caviglie) da parte del Francese Hugo Umbert, che di Lorenzo Sonego da parte del miglior norvegese in circolazione Casper.
Quanto ai due babies italici Jannik Sinner e Lorenzo Musetti,, l’impressione è che il loro tennis sia una realtà confermata. Dove possono arrivare? Dovunque, anche subito se si gioca su tre set!