Roma, 04 marzo 2018 – Grandissimo successo per Fabio Fognini sulla terra rossa di San Paolo dove porta a casa il suo sesto titolo del circuito Atp in carriera, sorpassando il capitano della nazionale Barazzutti fermo a quota 5 ed eguagliando i 6 titoli di Bertolucci. Prossimo ed anche unico italiano da raggiungere: Adriano Panatta che ne ha conquistati 10.
Il primo torneo Atp era arrivato a Stoccarda nel 2013 subito confermato dal secondo ad Amburgo sempre in Germania, poi Vina del Mar in Cile nel 2014, Umago in Croazia nel 2016 e Gstaad in Svizzera l’anno scorso. Ovviamente tutti tornei che si giocano sulla terra rossa.
È il primo italiano a vincere il Brasil Open, che conta un montepremi di 516.205 dollari, ma il quarto a giocarvisi la finale dopo Volandri, Lorenzi e Vanni.
Un successo apparso a molti raggiungibile considerando che Fabio, la finale, si può dire che l’aveva già giocata. Difatti in semifinale l’italiano ha affrontato l’uruguayano Pablo Cuevas n.31 al mondo e, soprattutto, detentore delle ultime tre edizioni del torneo paulista.
Una semifinale vinta senza esitazioni in un’ora e tredici minuti 6-4 6-2 con un Fognini pulito e determinato contro un Cuevas sempre insidioso ma uscito da un duro match di più di tre ore nel quarto di finale. Con questa vittoria Fabio ha vinto il quinto incontro su sette giocati contro Cuevas.
In finale l’italiano, fino a ieri n.20 al mondo, si è trovato un ragazzone cileno di 22 anni,1.98 mt di altezza, n.73 al mondo e alla sua prima finale Nicolas Jarry.
L’entusiasmo e soprattutto il servizio bomba del giovane cileno hanno fatto tremare Fabio e tutto il suo entourage in un primo set da incubo terminato 6-1 per il cileno in soli 22 minuti. Primi 13 punti consecutivi segnati da Jarry e game di Fabio conquistato con grande difficoltà. La reazione di carattere di Fabio non si è fatta attendere: nel secondo set rompe il ghiaccio strappando il servizio a Jarry e limandone le certezze per poi annullargli ben tre palle di controbreak portandosi sul 3-0 e preparandosi una discesa per vincere il secondo set 6-1. Il terzo set mostra subito l’italiano in palla che si impone 3-0. Nonostante il rientro nel match del cileno fino al 3-2, Fabio dimostra di essere sul pezzo senza distrazioni e gestendo il temibile servizio dell’avversario.
Anche nel 2018, un inizio di anno solare da incorniciare per Fognini: storica semifinale Sidney, semifinale a Rio de Janeiro e sesto titolo Atp in carriera. Da oggi Fabio Fognini, 31 anni, è il numero 19 al mondo e, potenzialmente, niente può fermarlo.
È il primo italiano a vincere il Brasil Open, che conta un montepremi di 516.205 dollari, ma il quarto a giocarvisi la finale dopo Volandri, Lorenzi e Vanni.
Un successo apparso a molti raggiungibile considerando che Fabio, la finale, si può dire che l’aveva già giocata. Difatti in semifinale l’italiano ha affrontato l’uruguayano Pablo Cuevas n.31 al mondo e, soprattutto, detentore delle ultime tre edizioni del torneo paulista.
Una semifinale vinta senza esitazioni in un’ora e tredici minuti 6-4 6-2 con un Fognini pulito e determinato contro un Cuevas sempre insidioso ma uscito da un duro match di più di tre ore nel quarto di finale. Con questa vittoria Fabio ha vinto il quinto incontro su sette giocati contro Cuevas.
In finale l’italiano, fino a ieri n.20 al mondo, si è trovato un ragazzone cileno di 22 anni,1.98 mt di altezza, n.73 al mondo e alla sua prima finale Nicolas Jarry.
L’entusiasmo e soprattutto il servizio bomba del giovane cileno hanno fatto tremare Fabio e tutto il suo entourage in un primo set da incubo terminato 6-1 per il cileno in soli 22 minuti. Primi 13 punti consecutivi segnati da Jarry e game di Fabio conquistato con grande difficoltà. La reazione di carattere di Fabio non si è fatta attendere: nel secondo set rompe il ghiaccio strappando il servizio a Jarry e limandone le certezze per poi annullargli ben tre palle di controbreak portandosi sul 3-0 e preparandosi una discesa per vincere il secondo set 6-1. Il terzo set mostra subito l’italiano in palla che si impone 3-0. Nonostante il rientro nel match del cileno fino al 3-2, Fabio dimostra di essere sul pezzo senza distrazioni e gestendo il temibile servizio dell’avversario.
Anche nel 2018, un inizio di anno solare da incorniciare per Fognini: storica semifinale Sidney, semifinale a Rio de Janeiro e sesto titolo Atp in carriera. Da oggi Fabio Fognini, 31 anni, è il numero 19 al mondo e, potenzialmente, niente può fermarlo.