Al via gli Internazionali d’Italia di tennis all’insegna di Zvcerev, Fognini e maltempo
Roma, 14 maggio 2018 – Sotto la minaccia molto seria di temporali incombenti, ha preso stamane il via la sessantanovesima edizione dei Campionati Internazionali d’Italia, nati nel lontano 1930 e non disputati per ragioni-bellico politiche dal 1936 al 1949.
Oggi – nella giornata di apertura con ben 37 incontri in tabellone fra singolari e doppi – il maltempo sta risparmiando quello che è considerato il più importante appuntamento mondiale sulla terra rossa. Ma per domani, martedì e dopodomani , mercoledì, le previsioni sono spietate per quanto riguarda le condizioni meteo a Roma e sul Parco Tennistico del Foro Italico.
La preoccupazione è altissima presso la Federtennis, il Coni ed il popolo del tennis. Timori sia dal punto di autenticamente sportivo che da quello economico organizzativo.
Gli Internazionali d’Italia sono diventati un evento che muove un fatturato record di 30 milioni di Euro che a sua volta genera un monte premi di 4.872.105 per gli uomini e di 3.351.700 per le donne.
Per questa ragione, assieme naturalmente al fascino della Città Eterna, all’evento sono accorsi tutti i più grandi campioni del ranking mondiale con la sola eccezione di Roger Federer, vuoi per ragioni fisiche ma anche perché nelle sue numerose precedenti partecipazioni, non è stato fortunato. Roma, infatti, è l’unico grande Torneo Mondiale che lo svizzero non ha mai vinto.
Meteo permettendo, le premesse ci sono tutte per un torneo super ed assolutamente interessante nel suo tema di fondo: l’attacco dei giovani all’establishment “senior” che domina la scena mondiale da almeno 10 anni. Parliamo, in particolare, dei tuttora primi due della classe (Federer e Nadal) e soprattutto di Novak Dokovic.
Dietro di loro, scalpitano ormai in modo sempre più autorevole, puledri di razza purissima quali Alexander Zverev (21 anni) e l’austriaco Dominic Thiem (24 anni). Quest’ultimo si è permesso l’affronto la settimana scorsa di eliminare dal Master 1000 di Madrid, nientemeno che il Re incontrastato del Torneo Spagnolo – nonché Numero Uno al Mondo – Rafael Nadal. Mentre il “tedesco di Russia” Zverev si è poi aggiudicato ieri il Torneo, battendo seccamente l’austriaco in due set.
Entrambi sono a Roma. In virtù della finale madrilena, oggi riposano ma da domani scenderanno in campo. E saranno guai per tutti, a partire dalla Vecchia irriducibile Guardia.
Soprattutto Zverev parte favorito. È stata proprio Roma, lo scorso anno, a scoprire questo talento purissimo.
A portarlo ventenne alla ribalta, fu prima la sua discussa vittoria nei quarti su Fabio Fognini. Molti criticarono Fognini per quella sconfitta contro un ragazzino sconosciuto di 20 anni. Si parlò di distrazione a causa della imminente nascita del suo primo figlio, regalatogli da Flavia Pennetta.
In realtà, il tennista ligure aveva soltanto battezzato un atleta destinato ad un grande futuro da subito.
Il tennista russo- tedesco possiede tutte le qualità per farne un campione da annuario. Alto 2 metri (1,98 m.), ha una mobilità da scattista ed una coordinazione da giocoliere. Il suo servizio è micidiale e possiede tutti i colpi perché suo padre (Alex) è allenatore ed è stato giocatore di Coppa Davis e anche sua madre, Irina era valida ternnista, mentre suo fratello (Misa) è classificato fra i primi 100 giocatori al mondo. Insomma, dalla nascita, mangia pane e tennis. Chi meglio di questo ragazzone dalla fluente capigliatura bionda può entrare negli annuari tennistici?
Detto del favorito numero uno, per quanto attiene all’Italia, il tabellone, innanzi tutto ci porta a Fabio Fognini, appunto. Il ligure – non molto in fase nelle più recenti esibizioni che lo hanno fatto arretrare in ventunesima posizione nel Ranking mondiale, affronta sul Centrale, in prima serata alle 19.30, il funambolo francese Gael Monfils, anche lui indietro nelle classifiche (n.39).
Un match da non perdere assolutamente (tutto il torneo è in diretta su Sky) perché si tratta di due tennisti dai colpi molto spettacolari in grado, se in condizioni mentali giuste, di battere chiunque e che, superato questo primo ostacolo, possono fare entrambi un ottimo cammino successivo.
Dopo Fognini, nello Stadio Pietrangeli si avvicenderanno altri azzurri a cominciare da Roberta Vinci. Il palermitano Marco Checchinato – che il 30 aprile ha conquistato a Budapest il suo primo titolo ATP – se la vedrà con l’ostico uruguayano Pablo Cuevas. Il 22 enne Marco Berrettini, brinderà il suo ingresso nella Top 100 affrontando Frances Tiafoe mentre Andrea Seppi ha l’occasione per prendersi la rivincita sul francese Pouille che il 6 aprile gli impose, nella semifinale di Coppa Davis , la propria superiorità in 5 set durati due ore e 50 minuti.
Infine molta curiosità per l’esordio WTA della piemontese di Legnasco (Cuneo) Camilla Rosatello che, grazie al successo nella prequalificazione, ha guadagnato la Wild Card che le permette di affrontare al primo turno l’estone Kaia Kanepi, un avversaria alla sua portata.