Roma, 21 gennaio 2024 – Jannik Sinner irrompe negli ottavi di finale degli Australian Open non cedendo all’avversario neanche un set : 6/4, 7/5, 6/3.
Il tennista sciatore altoatesino ha affrontato Karen Khachanov a Melbourne quando in Italia la sveglia indicava le ore 6h 22’ dell’alba.
Il campione moscovita – dopo una strenua battaglia durata oltre due ore – alle 8 e 49’ ha dovuto arrendersi anche lui all’evidenza che contro Sinner non c’è ne sia per nessuno, neanche agli antipodi, neanche fra i russi attualmente Scuola Numero Uno al mondo con 3 racchette fra i primi quindici – Medvedev, Rublev ed , appunto il talentuoso armeno moscovita Khachanov!
SINNER MATURO
Le performance di Jannik a Melbourne dimostrano che è ormai terminato il processo di maturazione di questo ragazzo dai capelli rossi che lo scorso 16 agosto ha compiuto 22 anni.
Tecnicamente non ha più nulla da imparare. Servizio e risposte sono adeguati. Così il resto, cominciando dal rovescio a due mani.
Questa mattina, nel Russo ha trovato una sorta di copia sia dal punto di vista tecnico che come complessione atletica Karen sfiora i due metri.
“Durante gli scambi sembrava si giocasse a Ping Pong” – il commento di Sinner a caldo.
Ma nell’altoatesino c’è qualcosa in più. Il piglio del grande talento che arriva al momento opportuno per fare la differenza. A cui fare ricorso in caso di necessità.
È accaduto nel settimo gioco del secondo set-chiave, quando Sinner ha corso il rischio di perdere il servizio. Fondamentale era annullare le due palle-break che avrebbero cambiato la direzione tecnica-tattica della partita e soprattutto psicologica. Occorreva fare qualcosa ma correndo il minimo di rischi anche quelli legati al caso ed alla buona sorte.
L’unica era affidarsi al servizio che doveva essere perentorio. Così è stato: due racchettate, precise, inarrestabili per due Aces e l’emergenza era sistemata!
Perché non farlo sempre? Evidentemente poiché un tale controllo psico-fisico di se stesso, comporta un consumo di energia che non ci si può permettere.
Sinner ne ha fatto ricorso anche nel settimo gioco del terzo set sul 3-3, annullando altre due palle che avrebbero consentito al russo di portarsi sul 4/3, strappandogli il servizio e modificando il profilo psicologico del Match.
SINNER SPIETATO
È proprio questo ragazzino sbarbato che non concede nulla all’avversario – neanche di prendersi una boccata di ossigeno (e neanche a se stesso) – l’elemento nuovo. Lui, a Melbourne, è l’unico dei sedici giocatori approdati agli Ottavi, a non aver perso neanche un set in un torneo Slam in cui si gioca al meglio di 5 partite.
Neanche Djokovic ha fatto altrettanto.
Le premesse oggettive per assistere ad una ottima esibizione di Jannik Sinner, ci sono tutte.
Prossimo avversario sarà il vincente fra l’australiano De Minaur ed il russo Rublev.