20 ANNI, GIA’ PRIMO AL MONDO: ZVEREV SBANCA ROMA
Viene da Amburgo, ma è russo il nuovo virtuale Numero Uno del tennis Mondiale. Si chiama Alezander Zverev ed è stato sensazionale più che la vittoria 6-4 6-3 il modo con cui sé sbarazzato in poco più di un ora di Djokovic, attualmente Numero 2 ma anche quattro volte vincitore degli Internazionali d’Italia.
Con l’eccezione di Federer (n.4) a Roma erano presenti tutte le più belle racchette, da Andy Murray a Nadal al nostro Fabio Fognini. Uno alla volta sono usciti tutti di scena. Alla fine è rimasto solo il Campione Serbo che domani compie 30 anni e questo splendido gigante biondo di ventanni e 1,98m di altezza che mastica in casa grande tennis da neonato per via del padre e del fratello campioni di tennis russi. Ed anche la madre, istruttrice.
Una completezza tecnico fisica impressionante quella di questo virgulto resa devastante da una personalità straripante.
Ha dovuto sperimentarla per primo Fabio Fognini – appena al sotto di lui ed oggi riabilitato -, e poi via via tutti gli altri che ha incontrato.
Andando avanti nel torneo Zverev ha avuto un miglioramento costante. Oggi risulta assolutamente imbattibile . Forte di una prima palla di servizio ( ed anche di una importante risposta al servizio altrui) il “tedesco di Russia” ha comandato sempre il gioco mettendo a segno punti vincenti e commettendo pochissimi errori.
Umiliante la condizione di campioni come Djokovic, abituati da anni ad essere loro a comandare il gioco portando a spasso l’avversario, dover arrendersi alla superiorità tecnico-tattica di Shasha.
Inutile raccontare una partita senza storia che ha visto Djokovic perdere il proprio servizio al primo gioco per un doppio fallo e poi andare inesorabilmente alla deriva innervosendosi al punto di profferire ingiurie verso il “suo” pubblico in tribuna e prendersi un richiamo ufficiale. Una vera e propria crisi di insicurezza
La vittoria a Roma consente a Zverev di fare un bel balzo avanti nelle classifiche , ma non diventare Numero Uno. Ma è solo questione di tempo …. poco tempo . Roba da bookmakers
RIVOLUZIONE ANCHE FRA LE DONNE : VINCE L’UKRAINA SVITOLINA
Viene da Odessa, si chiama Elina Svitolina, la nuova regina degli Internazionali d’Italia. Viene dalla Ukraina ed è una illustre sconosciuta, o quasi, nel senso che è approdata alla decima posizione della classifica mondiale solo prima di Roma. Senza aver vinto mai qualcosa di importante.
Si conosceva il suo discreto talento agonistico, la sua cocciutaggine ma niente di più. Invece un passetto dopo un altro, la Svitolina ha compiuto quei progressi tecnici che, assieme ad una notevole forza mentale, le hanno permesso a sorpresa di approfittare della “strage delle grandi” avvenuta al Foro Italico dove il meglio del mondo tennistico rosa, rafforzato da Serena Williams e dalla rediviva Sharapova, è stato via via mortificato lasciando in finale la numero 5, Simona Halep, romena, ed, appunto, la numero 10, Elina Svitolina.
Grande favorita la romena, una regolarista che spara precise bordate di dritto e rovescio a due mani, accompagnate da un urletto.
Con questo sottofondo vocale la Halep ha condotto in porto abbastanza agevolmente il primo set 6-4.
Nel secondo, però, non è più riuscita a controllare pienamente gli scambi.
Entrambe hanno mantenuto il proprio servizio fino al 5-4 per l’Ukraina. Qui l’episodio sfortunato che ha portato all’epilogo a sorpresa. Nel recuperare un colpo a fondo campo la romena metteva male la caviglia destra. Intervento del medico e bendaggio dell’articolazione.
Si riprende con la Halep stoicamente a non mostrare di avere alcun handicap. Giocando praticamente da ferma con le sue bordate obbliga la Svitolina a correre a destra ed a sinistra. Conquista il 5-5.
Ma è un fuoco di paglia. Il game finisce 7-5 per la Svitolina.
Il terzo ed ultimo set finisce, senza storia, 6-1.