Tennis – ATP Masters 250 di Belgrado. Fognini in semifinale
A Barcellona, Musetti e Sonego KO
Roma, 22 aprile 2022 – Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego, i tennisti italiani, si fermano agli Ottavi del Masters ATP 500 di Barcellona, un torneo disturbato non poco dal meteo che ha costretto la disputa di Ottavi e Quarti nello stessa giornata.
A Belgrado, Fabio Fognini vola in semifinale.
MASTERS ATP 500 DI BARCELLONA
LORENZO SONEGO
Il torinese Lorenzo Sonego, opposto all’uomo di casa Pablo Carreno Busta – Numero 14 della classifica mondiale – è rimasto in partita fino al terzo set.
Dopo aver, infatti, subito lo spagnolo nel primo set (perso 2-6 ) Lorenzo sfoderava tutto il suo noto talento agonistico imponendo a Busta un pesante 7-5 che faceva tremare sia il tennista spagnolo che il pubblico.
Nel tennis la carica agonistica non può surrogare tutto ed è fattore che vada ad esaurirsi progressivamente.
Accade così che Carreno Busta vada a conquistarsi l’accesso ai Quarti con un altro 6-2 nel terzo set.
SCHWARTZMAN BESTIA NERA DI MUSETTI
In due set ma meno netta e piena di prospettive interessanti, invece la sconfitta in due set (4-6; 5-7) di Musetti.
Il ventenne talento carrarese si è ritrovato di fronte Diego Schwartzman, che una settimana fa lo aveva battuto agli Ottavi di Montecarlo
Un argentino di ferro che si è costruito una posizione di eccellenza nel tennis mondiale ATP, numero 15, nonostante la bassa statura.
Handicap compensato da una enorme tenacia, una perfetta tecnica ma soprattutto la capacità di leggere pregi e difetti dell’avversario, per mettere a segno le strategie vincenti migliori, caso per caso.
A Montecarlo l’argentino aveva patito assai l’arte tennistica del suo giovanissimo avversario italiano ma era stato in grado di individuare la strategia migliore per mettervi riparo.
IL PROBLEMA DEL ROVESCIO
Quale? La difficoltà nell’uso prolungato del rovescio incrociato.
Movimento eccellente, specie lungo linea, quando portato isolato ad una mano; progressivamente sofferente se chiamato troppo in causa.
Destinato all’errore. Non si tratta di un problema tecnico. Che può essere corretto. Si tratta di un fattore collegato con la giovane età.
Un tennista , anche muscolarmente e neuromuscolarmente, non si costruisce in un giorno , ne in un anno. Neanche con allenamenti più o meno severi e ben impartiti.
Egli si modella (in tutti i sensi) nel tempo. Attraverso la pratica e le esperienze dirette.
Non solo a base di allenamenti più o meno specifici.
Anche perchè l’allenamento è come una coperta che se la tiri da una parte, si accorcia da un altra.
La crescita di un tennista avviene gradualmente ed armonicamente. Altrimenti vengono fuori le problematiche muscolari-addominali di Matteo Berrettini, o le vesciche ai piedi di Jannik Sinner… e via dicendo.
Tornando a Schwartzman, il Campione argentino contro Musetti non ha fatto altro che rifarsi alle strategie che aveva faticosamente (e rischiosamente) messo a punto nel match della scorsa settimana.
Quanto a Musetti, gli Ottavi di Barcellona sono già un ottimo risultato ma anche un episodio di cui far tesoro per crescere ed imparare.
FOGNINI SEMIFINALISTA A BELGRADO
Usciti dalla scena i due Lorenzo Nazionali, le sorti del tennis italiano si sono spostate in Serbia per l’ATP Masters 250 di Belgrado dove Fabio Fognini è entrato a vele spiegate in semifinale grazie ad un perentorio 7-5, 6-4 sull’eclettico tedesco Oscar Otte.
Domani mattina ,se la vedrà in semifinale contro il russo Andrej Rublev, Numero 8 delle classifiche ATP.
Una partita piena di incognite che non sono soltanto quelle del maltempo e del vento, ma vanno relazionate anche con l’annuncio che tutti i tennisti russi e bielorussi sono stati rigettati dal Torneo di Wimbledon in programma a cavallo fra giugno e luglio.
Il moscovita Andrej Rublev è fra quelli che stanno protestando più vivacemente.
Mentre l tennista ligure di Arma di Taggia è in gran forma, Rublev potrebbe incorrere in un passo falso.
In questo caso in finale Fognini, con ogni probabilità, se la vedrebbe contro il Numero Uno assoluto, Novak Djokovic, che, per giunta è anche il Padrone di Casa in quanto si gioca proprio sula terra Rossa del Novak Tennis Center.
Detentore del Serbian Open è Matteo Berrettini che si era imposto nella scorsa sessione.