Roma, 24 gennaio 2020 – Mai dare nulla di scontato quando si tratta di Fabio Fognini. Si è al terzo turno del torneo di apertura della stagione Australian Open, uno dei 4 del prestigioso Grande Slam.
Tutti si aspettano che, dopo avere disputato (e vinto) i primi due turni ognuno su cinque set, quasi tutti al tie break, al terzo match Fabio Fognini avrebbe, in qualche modo, pagato l’eccessivo dispendio di energie non recuperabili in 24 ore.
Errore generale, perché in campo questa mattina si è forse visto il miglior Fognini di sempre. Quasi che quelle due maratone di complessivamente 8 ore in tre giorni, fossero state solo un proficuo allenamento.
Il suo avversario, Guido Pella (mancino argentino di chiare origini italiane nel fisico ed anche nella caparbietà tipica degli immigrati) ha venduto a caro prezzo la sua pelle da numero 60 del ranking mondiale, senza mai arrendersi, pronto ad approfittare di qualsiasi appannamento del ligure.
Purtroppo per lui, e per i detrattori di Fognini, la “classe non è acqua” ed agli antipodi australiani, stamane si è visto il Fognini più forte di sempre ed ai tanti Italo-australiani accorsi al Melbourne Park, è stato regalato un match di tennis fra i più piacevoli visti nel tempo in un continente che fa del tennis il suo sport prediletto, assieme al rugby.
Battaglia aspre dal primo minuto alle 2 ore ed un quarto di gioco. Primo set in cui i due avversari difendono egregiamente il proprio servizio fino al tie-break del 6-6.
Come al solito Fognini impiega i 12 games per studiare l’avversario ed anche per interrogarsi sul proprio stato di forma e le condizioni della caviglia sinistra bendata.
Ha capito tutto e sfodera il suo tennis. È come se Pella non esistesse. Fognini non gli concede nemmeno un game: 7 a 0. Non si era mai visto vincere un tie-break in un Torneo Mondiale senza lasciare neanche un punto all’avversario! Ad un avversario che si batte e che non è arrivato al terzo turno di uno dei quattro tornei più importanti al mondo, per fortuna o raccomandazione.
Ma il repertorio tennistico di Fognini non ha eguali, così il suo “braccio”. Talvolta possono venire a mancare le gambe o la concentrazione, così dovrebbe essere anche in questa circostanza aggravata dalla stanchezza accumulata.
Al contrario, ciò che stupisce sono lucidità e reattività; ed, ancora, i colpi tutti di polso con cui trasforma una palla difficile in un colpo da maestro irraggiungibile all’avversario, un passante , un lob, una smorzata da anche un colpo con le spalle alla rete! Ottime le sue prime palle di servizio e frequenti gli ace.
Strappando al sempre fiero Pella il servizio al sesto ed ottavo game, Fognini si aggiudica anche il secondo set, 6-2. Senza mostrare segni di cedimento.
Neanche mentale. Memore di quanto era successo nel match al secondo turno quando in vantaggio di 2-0, aveva permesso che Thompson, rimontando 2-2, lo costringesse al tiebreak nel quinto set .
Al contrario la sua attenzione è rimasta massima; anche quando Pella ha buttato nel match ogni propria risorsa ed i due contendenti si sono strappati vicendevolmente il servizio per 5 games, a partire dal 3-2 in favore del ligure.
Fognini ha mantenuto la calma, senza uscire dai gangheri come quasi sempre gli accade .Anche quando un giudice ha sbagliato vistosamente un intervento e l’arbitro di sedia non ha condiviso le ragioni del Fabio nazionale. Un punto importante decisivo.
Fognini, anzichè farsi venire una crisi isterica, rompere la racchetta, protestare a gran voce, questa volta si è limitato a ridere beffardamente continuare a giocare sorridendo ed a strappare il servizio a Pella portandosi sul 4-2 per poi vincere anche il terzo set 6-3. Per un successo finale 7-6, 6-2, 6-3 che gli spalanca le porte per gli ottavi di finale.
Il miglior Fognini di sempre Incontrerà Tennys (un nome, una garanzia!) Sandgren, lo statunitense, numero 100 al mondo che si è permesso di eliminare Matteo Berrettini, numero 8.
Fognini ha tutti i mezzi per entrare nei quarti e vendicare il suo giovane connazionale che fino a ieri lo precedeva nel ranking mondiale (12°).
Questo Fognini, maturo, che controlla i suoi nervi e che è pronto mentalmente e fisicamente, può andare lontanissimo. Solo Djokovic mostra uno stato di forma pari alla sua.
Grande Fognini, ma grande anche Italtennis con Camila Giorgi, anche lei entrata negli ottavi dopo i netti successi in 2 set sulla tedesca Antonia Lottner e la ex Numero 2 Svetlana Kuznecova. Domani la bionda campionessa marchigiana se la vedrà con l’altra tedesca Angelique Kerber. Una partita aperta a qualsiasi risultato.