Roma, 13 febbraio 2021 – Il tennis italiano a Melbourne continua a vincere ed a stupire agli Open d’Australia.
Questa notte a Melbourne tanto Fabio Fognini che Matteo Berrettini sono entrati prepotentemente negli Ottavi di finale degli Open Australiani.
Berrettini, superando con bravura il russo Karen Khachanov, ha anche stabilito un particolare primato: ad uno dei 4 prestigiosi tornei del Grande Slam (dove si gioca al meglio di 5 set), vincere una partita in 3 set, tutti risolti 7-6 al Tie Break.
Si è trattato di una vera battaglia che è durata 3 ore, per 3 set. Di fronte due giocatori classificati fra i primi 20 al mondo. Il tennista romano è attualmente numero 10.
Il russo è uno degli esponenti del nuovo tennis moscovita che attualmente sta dominando la scena mondiale con i vari Rublev e Medvedev.
Berrettini, dal canto suo, sta imparando a battere gli avversari – anche quelli di cui ritiene essere superiore – giocando con sagacia le proprie carte.
Khachanov è una racchetta di statura come il romano. Sue armi preferite sono il servizio e la potenza dei colpi.
Berrettini oggi ha calibrato le energie nel gioco, preoccupandosi di non perdere il proprio servizio fino al 6-6.
Al tie break sapeva che, servendo due volte ciascuno, le proprie prime palle avrebbero prodotto la differenza. E così è stato per tre consecutivi Tie Break: 7-6,7-6.7-6.
Meno faticosa ma meglio indicativa la vittoria di Fabio Fognini.
Partita scientificamente gestita per vincere risparmiando il massimo delle energie. Il ligure ha atteso il momento buono per strappare il servizio al talento di Sydney. Trovatolo, si è limitato ad amministrare il vantaggio .
Solo nel terzo set ha avuto qualche problema. Sul 4-1 per lui il ligure pensava che De Meunier mollasse. Invece l’australiano ha stretto i denti è si è portato a 2-5.
Fognini ha sprecato 3 match ball.
L’australiano ha recuperato 4-5 costringendo Fognini a concentrarsi sul servizio per arrivare a chiudere 6-3, 6-4, 6-4,.
Il problema ora negli ottavi è che se la deve vedere contro Rafa Nadal che da un decennio si scambia il primo posto al mondo con il serbo Djokovic.
Disco rosso dunque? Fognini è capace di ogni impresa quando sta bene e ci crede.
È memore che, meno di due anni fa, a Montecarlo, fu proprio dal successo in due set sullo spagnolo in semifinale, che iniziò la sua scalata al vertice mondiale che lo ha portato al numero 16.
Si giocava sulla terra rossa, dove Nadal è assoluto leader da tempi immemorabili. A Melbourne si gioca, invece, sul cemento.
Una partita tutta da vedere.