Roma, 03 maggio 2019 – L’impresa dI Marco Cecchinato a Monaco di Baviera contro Morton Fucsovics è di quelle destinate a rimanere nella leggenda, sicuramente quella del tennis italiano.
La racchetta palermitana è personaggio relativamente importante nel mondo sportivo. Comunque è sempre un talento emergente classificato fra i primi 20 giocatori al mondo. Non male per uno sport che conta milioni e milioni di praticanti in tutto il globo.
Ciò per significare che non è l’ultimo arrivato e qualora sia protagonista di un episodio come quello vissuto ieri – e teletrasmesso in molti angoli del globo – la faccenda merita di giungere agli onori di una cronaca non per soli addetti ai lavori.
Andiamo in ordine. L’attenzione della cronaca sportiva italica in queste settimane è rivolta soprattutto al Calcio delle Coppe Europee, ai motori della Formula 1 e di MotoGP nonché al tennis che non conosce fermi stagionali.
In vista degli Internazionali d’Italia a Roma previsti dall’11 maggio, l’attenzione è puntata su Monaco di Baviera dove due ragazzi Italiani stanno facendo cose egregie. Sia Marco Cecchinato che Matteo Berrettini (addirittura fresco vincitore dell’ATP 250 di Budapest) sono entrati, infatti, brillantemente nei quarti di finale previsti per oggi venerdì. Una bella situazione, ma certamente non da meritarsi la leggenda.
Per Cecchinato l’ungherese Marton Fucsovics è una sorta di bestia nera. Lo ha affrontato due volte con altrettante sconfitte. Ha un tennis molto potente ed aggressivo di cui non riesce venire a capo. Alle 11, sotto un cielo plumbeo, l’incontro inizia sotto i peggiori auspici. Cecchinato perde il servizio e perde anche la bussola della partita che non riesce più a controllare: il set si conclude velocemente con un mortificante 6-1.
Insomma è ora di andare a casa. Ed invece la pioggia – che già stava disturbando notevolmente – aumenta ed impone una lunga sospensione anche se il match appare ormai scontatissimo nel suo epilogo. Alla ripresa delle ostilità, infatti, la musica sembra non cambiare. È sempre il campione ungherese a suonarla. Cecchinato, però, riesce ad inseguire. A non perdere il proprio servizio, anzi decisamente a migliorarlo. Piano piano ritrova fiducia in sé stesso. Incomincia a piazzare qualche buona smorzata sotto rete, a spingere l’avversario verso il fondo. Evidentemente il giovane palermitano vuole uscire a testa alta dalla competizione. Nessuno punterebbe un soldo su di lui. Ma esiste un detto “mai dire mai”. Sembra coniato per Cecchinato che testardamente non molla un punto; così come l’avversario che gli strappa di nuovo il servizio al settimo games portandosi sul 5-3 con proprio servizio. È l’epilogo annunciato. Niente affatto. Il sistema nervoso di Cecchinato non molla. Si raccoglie per ritrovare il tennis coraggioso e dominante del siciliano che infila tre games consecutivi e ribalta la situazione. Per concludere il set sul 7-5. Un fuoco di paglia evidentemente in una partita che comincia a durare ore. Fucsovics continua ad apparire molto sicuro del fatto suo. Il terzo set è un testa a testa. Sugli scambi si fa preferire Cecchinato che però, subisce l’aggressività dell’ungherese che ha servito per primo e quindi Marco è obbligato ad inseguire. Nel finale del set l’incredibile svolta a favore di Cecchinato. Decisiva la sua resistenza mentale. Sul 5-5, un giudice gli assegna un fallo di piede, un assurdità in quel momento della partita. Per
giunta seguito da un doppio fallo che consente all’ungherese di disporre di due palle break per portarsi sul 6-5. Un piccolo errore ed è la fine, Invece con calma e coraggio l’italiano rischia prima una smorzata e poi un lungo linea di rovescio per ribaltare la situazione ancora una volta e stravincere il match. Una partita davvero, particolare, epica in un certo senso, che conferma soprattutto l’eccezionale sistema nervoso di questo campione di 26 anni (semifinalista lo scorso anno al Roland Garros) e lo promuove alla semifinale di domani che è la terza in un importante torneo nel 2019.
Ma le buone notizie non finiscono qui. Infatti nel successivo incontro, Matteo Berrettini, dopo lunga maratona ricca di colpi di scena, si è aggiudicato il match contro il tedesco padrone di casa Philipp Kphischreiber, tre volte campione a Monaco. Il match è sulla falsariga di quello di Cecchinato. Primo set appannaggio del tedesco (6-4) quindi grande recupero del 23enne romano e rimonta 7-5, 6-4. Durata del match 2 ore e 41 minuti.
Ora ai due dotatissimi mentalmente tennisti italiani si aprono domani le semifinali non impossibili contro il cileno Christian Garin – colonia Nadal , che ha superato in tre set il numero 3 al mondo Zverev, dopo aver conquistato pochi giorni fa il suo primo titolo ATP ad Houston – e lo spagnolo Agut Bautista, che precede di un passo il numero di classifica mondiale proprio di Cecchinato (19).
Entrambi i match sono alla portata degli azzurri attualmente in grado di battersi alla pari contro qualsiasi giocatore in circolazione.
Non appare azzardato sognare una finale, domenica, tutta italiana in territorio tedesco.