Roma, 2 maggio 2022 – Nel primo turno del Masters 1000 ATP di Madrid, i virgulti del tennis italiano, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, hanno entrambi esordito con due successi in tre set ed in rimonta.
Gli altri due azzurri in gara, Lorenzo Sonego e Fabio Fognini, non hanno superato il turno sconfitti rispettivamente in 2 set dal britannico Jack Draper dal forte giorgiano Nikoloz Basilashvili.
Sonego e Fognini hanno fatto immediato rientro in Italia per “rifarsi” agli Internazionali di Roma che vedono in campo tutti i migliori personaggi del tennis mondiale: 19 dei primi 20 .
In questa chiave, i risultati di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti (42 anni in due) a Madrid appaiono pieni di promesse.
Non tanto perchè hanno vinto superando elementi di sicuro livello internazionale,
Sinner lo statunitense Tommy Paul , numero 35 al mondo e Musetti , il bielorusso Ilya Ivashka N.41.
I due italiani hanno ulteriormente dimostrato di essere mentalmente in grado di affrontare con ottime prospettive ogni avversario in circolazione.
Ai 20 anni di Musetti ed ai 22 di Sinner, può capitare che un giovane si imponga ad avversari di valore e prestigio, se si è particolarmente dotato tecnicamente ed adeguatamente allenato e seguito.
Ma quando le sorti della partita prendono una piega negativa, il fattore tecnico non basta, occorre poter attingere ad altre risorse, a qualità mentali che necessitano esperienza e maturazione.
Andare in discesa è facile. Risalire la china è un altra faccenda.
Oggi a Madrid sia Sinner che Musetti hanno perso il primo set, ma poi sono riusciti a rientrare in partita ed a concludere vincendo il secondo ed il terzo.
JANNIK SINNER
Fra l’altro in maniera assolutamente avventurosa l’altoatesino che – perso al tie break il primo set- ha addirittura annullato tre match ball nel secondo set , dopo una partenza negativa con un secco 0-3.
Eppure, alla fine, Sinner questo secondo set lo ha addirittura vinto! Ed al tie break.
Il terzo set merita un breve discorso a parte per via del quasi solito Medical Time-out al quarto game, sul 2-1 per Sinner.
È l’ennesima volta che da un po’ di tempo il prode Jannik chiede ed ottiene l’intervento medico .
Questa volta, siccome i dolori si riferivano alla zona inguinale, l’intervento di fisioterapia è avvenuto al coperto negli spogliatoi.
Sinner ha poi continuato il match senza problemi gravi vincendolo facilmente per 6-3. La sosta gli ha giovato? Ha danneggiato lo statunitense?
Durata, comunque, della partita: tre ore; che, per 3 set, sono veramente tanti.
Ma oramai Sinner è un veterano, abituato a destreggiarsi in qualsiasi circostanza.
LORENZO MUSETTI
Più pregnante la vicenda di Musetti. che necessità ancora di molta esperienza per la lettura adeguata delle sue partite.
Come in altre circostanze, ha iniziato il suo match (contro un avversario esperto di 28 anni, il bielorusso Ilya Ivashka) aspettandolo molto lontano dalla linea di fondo.
Un errore che gli è costato il primo set perso 6-2 perchè il bielorusso era abile a scendere a rete mettendolo regolarmente in difficoltà.
Nel secondo set il carrarese ha cambiato registro; ha smesso di aspettare, prendendo l’iniziativa: piazzando palle angolate e passanti, riequilibrava la partita vincendo il set 6-3.
Nel set decisivo il bielorusso accentuava le proprie avanzate a rete e riusciva a strappare il servizio a Musetti al sesto game, portandosi 4-2.
Arrivava a questo punto finalmente il segnale tanto atteso da parte di Musetti.
Il tennista carrarese immediatamente rispondeva per le rime con un perentorio contro break, portandosi sul 4-4 che diventava 5-4 .
La rimonta era totale. Anzichè andare in crisi, Musetti era diventato padrone della situazione. Chiudeva il match in due ore 2-6; 6-3 e 7-5 arricchito di una esperienza sicuramente utile sia subito a Madrid che poi a Roma fra una settimana.