Nella deliziosa cittadina turistica di Umago dove, fino ai primi anni ’50 la lingua ampiamente più diffusa era l’italiano, ogni anno si svolge questo torneo del circuito ATP dotato quest’anno di un montepremi complessivo di 482.060 euro.
Sulla terra rossa di Umago nel 2016 ad esultare per una meritata vittoria, è stato il nostro numero uno Fabio Fognini, che ha portato a casa un assegno di 82.450 euro dopo essersi sbarazzato agilmente (6-4, 6-1) dello slovacco Andrej Martin numero 70 al mondo.
Durante l’edizione di questi giorni, iniziata lunedì scorso, tanti istriani-italiani si sono fatti sentire dalle tribune perché i quarti di finale si sono colorati di un dominante tricolore.
Il detentore del titolo Fognini, ad oggi numero 27 Atp, è però uscito malamente con il giovanissimo e assai promettente Rublev.
Il diciannovenne (ottobre 1997) Andrej Rublev, omonimo del più grande pittore di icone sacre della storia russa, ha vinto usando con maestrale precisione il pennello senza mai abbassare il ritmo e con una notevole velocità di braccio. Il nostro Fabio dopo il match ha così commentato: ”Ad essere onesto ha giocato meglio di me e se questa sera fosse andato al casinò, avrebbe vinto di sicuro. Ha azzeccato proprio tutto riuscendo a chiudere punti con colpi che mi hanno davvero infastidito”.
Peccato dunque per Fabio che dopo aver mollato completamente la seconda partita al russo, nell’ultimo set ha perso malamente al tie break (7-2) anche se, va ricordato, aveva sofferto molto il caldo durante il match degli ottavi vinto su Kicker.
Un Fognini che perde l’occasione, ancora una volta purtroppo, non solo per confermarsi detentore di un titolo alla sua portata ma anche per giocarsi la possibilità di arrivare ad una finale tutta italiana.
Sarà un caso ma, se sulle tribune istriane erano in tanti croati di lingua italiana a sostenerlo, Fabio quest’anno ha dimostrato di avere qualche problema con i giovani che parlano russo.
Sempre del 1997 è Alexander Zverev, tedesco di nazionalità ma sostanzialmente russo figlio di due tennisti dell’Unione Sovietica, che ha nettamente battuto Fognini sulla terra rossa del centrale di Roma.
Se ieri Fognini ha lasciato la Croazia destinazione Stati Uniti per cominciare a correre e colpire sul cemento, da Umago oggi se ne andato il ligure Alessandro Giannessi dopo aver perso la semifinale tutta italiana con Paolo Lorenzi.
Due i precedenti ufficiali tra i due italiani, entrambi a favore di Lorenzi e per Giannessi si è trattato della prima semifinale nel circuito Atp della sua carriera. 35 anni e numero 34 Atp per il romano, 26 anni e numero 104 nel ranking per lo spezzino. 2 ore e 36 minuti di tennis intenso tra due colleghi amici che non si sono risparmiati un secondo.
Una battaglia dura per tensione nervosa e caldo, un derby italiano onorato da entrambi : 6-2, 4-6, 6-3.
Complimenti a Lorenzi che arriva alla quarta finale in carriera nel circuito principale del tennis, la seconda di quest’anno dopo quella di Quito e complimenti a Giannessi per aver tenuto aperto il match nel secondo set dimostrando un gran carattere: perso nettamente il primo set infatti, sotto 4-2 nel secondo è riuscito a ribaltare il punteggio e a portare a casa il 6-4 con uno smash vincente.
Spettacolo per le tribune e fatica in più per Lorenzi che affronterà oggi nella finale di Umago il giovane russo Rublev che ha fatto fuori Fognini.
Ben 16 anni di differenza con Andrej Rublev che è arrivato alla sua prima finale Atp da numero 74 e dopo essere stato ripescato in tabellone come lucky loser.