(Foto: Ansa/Epa)
Roma, 7 luglio 2017 – Peccato! Ancora una volta purtroppo ci si trova a commentare l’uscita di scena del numero uno italiano da un torneo d’élite. Con un velo di amarezza. L’occasione era ghiotta! Agli ottavi Fabio ha affrontato il numero 1 del ranking e campione uscente del torneo più ambito al mondo che non sta passando un buon momento di forma. Se questo è infatti il Murray che ambisce a vincere di nuovo e di seguito Wimbledon, considerando che quest’anno dei big non manca nessuno, non può andare molto avanti.
Un Murray che sta scontando ancora un problema fisico all’anca sinistra.
Oggi Fognini doveva superare non solo lo scozzese ma soprattutto se stesso.
Fisicamente è in palla, nuovo allenatore da inizio anno e la paternità probabilmente lo hanno caricato. Gioca bene tecnicamente e ha dimostrato anche di saper gestire meglio l’emotività. In questo pomeriggio londinese si è trovato davanti il numero 1
scozzese consapevole di averlo battuto bene a Roma negli ultimi Internazionali d’Italia. Per questo deve essere entrato sul green, per la prima volta su questa superficie contro Murray, troppo teso. Difatti ha subito sbagliato molto offrendo il primo break e poi tutto il fianco prendendosi un secco 6-2 in 29 minuti. La sveglia però ha funzionato perché nel secondo set ha cominciato a giocare il suo tennis smaliziato e, dopo aver rischiato un ritorno di Murray, ha chiuso meritatamente 6-4. La sua crescita nel gioco è avvenuta, come spesso gli accade, in modo direttamente proporzionale a quella della sua tensione nervosa. Così è arrivato un warning per il lancio della racchetta stile giavellotto… cosa molto poco gradita nel british style, per di più dopo la Brexit!
Ancora una volta poi Fabio si è trovato sulla sedia più alta del Centre Court un arbitro francese, nazionalità con cui sembra si trovi spesso male, e più avanti nel match è arrivato anche un punto di penalità.
Seguendo purtroppo una prestazione ancora altalenante, il terzo set è filato liscio e veloce tra i sibili dei servizi impeccabili del fuoriclasse scozzese con un 6-1. Nel quarto set Fognini è tornato prepotentemente sugli scudi arrivando sul 5-2 a favore e sprecando 5 set point in momenti diversi.
Rimarrà per sempre come un tarlo nella memoria di Fabio il set point sfuggito per un errore con una volée di dritto. Tensione ed emozione comprensibili nel tempio del tennis mondiale e di fronte al numero 1 al mondo campione in carica di Wimbledon, per lui di casa!
Tenute a bada le velleità dell’italiano dal 5-2, il campione scozzese ha messo in fila 5 giochi vincenti e ha chiuso il match.
È bello essere arrivati a giocarsi questa chance e averlo fatto dimostrandosi alla pari di un così blasonato avversario, piazzando peraltro i punti più spettacolari e applauditi.